mercoledì 25 novembre 2009
Stagione 2009/10 - La Verdi barocca - I
Ieri sera in Auditorium c'è stata la presentazione del primo concerto della nuova formazione della Fondazione Verdi, ovvero la Verdi barocca che si compone di un'orchestra e di un coro. Tutti i membri sono stati selezionati appositamente per questo scopo; solo il primo violino è uno dei primi violini dell'orchestra sinfonica in quanto ha una specializzazione in violino barocco. Tutti gli altri sono nuovi, italiani e giovani, età media, ad occhio e croce, 28 anni. La cultura, come si vede, crea ricchezza e occasioni di lavoro. Gli strumentisti non suonano alla barocca su strumenti moderni ma suonano strumenti antichi.
Nel concerto verranno eseguite musiche di Monteverdi, la messa a 4 voci, di Francesco Durante, Magnificat e di Pergolesi, il grandissimo Stabat Mater.
Il direttore del complesso, Ruben Jais, ha ben spiegato le ragioni di queste musiche mettendone in evidenza alcune caratteristiche peculiari facendo esempi musicali.
Del resto la musica antica, come quella moderna, ha bisogno di qualche spiegazione in più rispetto all'altra che comunemente si ascolta, peraltro magari male e per abitudine. Ad esempio, per noi abituati ad ascoltare musiche dalle grandi dinamiche e dalle grandi variazioni ritmiche, può essere difficile capire quale effetto dirompente potesse fare ai tempi di Monteverdi passare da un ritmo binario ad uno ternario nell'ambito di un brano. Come pure bisogna avere le antenne ben dritte per apprezzare nel giusto modo delle dissonanze che per noi oggi non sono dissonanze; ad esempio un famoso quartetto di Mozart si chiama proprio delle "Dissonanze" perchè ha un inizio con delle dissonanze che ai suoi tempi risultavano strane ed estremamente ardite mentre oggi, ad un ascolto superficiale, non ci fanno più quell'effetto. Bisognerebbe invece essere ancora capaci di porci nella giusta prospettiva e di capire quella musica antica per i valori che esprime. Certamente si deve fare uno sforzo che è analogo a quello che si compie se si legge, poniamo, "La Gerusalemme liberata" che non può essere letto come un libro della Tamaro.
Speriamo che questa nuova formazione sappia trovare un suo pubblico. Non so quanti del pubblico abituale della stagione sinfonica seguiranno anche la piccola stagione di 7 concerti della Verdi barocca, nel prossimo del 22 dicembre eseguiranno il Messiah di Haendel, ma spero che arrivi anche nuovo pubblico giovane, a cui questa musica può forse essere più vicina della musica, ad esempio, dell'epoca romantica.
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