domenica 30 gennaio 2011

Traffico chiuso

Oggi a Milano non circolano le auto, a parte le solite esenzioni. Ho sentito la Moratti dire che la situazione è molto migliorata grazie agli interventi strutturali fatti.
Quali? L'ecopass?
Per il 2015 avremo forse altre due linee della metropolitana, dopo più di 20 dall'inaugurazione della terza linea che è entrata in funzione più di 20 anni dopo la linea due.
Troppo poco e troppo lenti. Oggi Milano dovrebbe avere almeno otto linee metropolitane con uscita anche verso l'hinterland dove negli anni sono sorti quartieri enormi che non hanno alcun collegamento pubblico serio ed efficiente con Milano, vedi Opera.
Per quanto riguarda le piste ciclabili vediamo tutti a che punto sono. Del resto non è facile perchè i marciapiedi sono stretti e le strade pure, con automobili parcheggiate ovunque anche in seconda e tripla fila, e anche dove si sono fatte nuove strade, come la bretella che dall'oncologico di via Ripamonti porta a via Antonini, non si è previsto di fare una ciclabile, quando lo si sarebbe potuto facilmente fare.
Oggi a Milano uno che gira in bicicletta o motorino lo fa a suo rischio e pericolo.

Concerto di Helmuth Rilling


Nell'ultimo concerto alla Verdi è tornato Helmuth Rilling con Schubert e Mendelssohn.
Di Schubert è stata eseguita la trascrizione fatta da Mahler del quartetto "Der Tod und das Mädchen" (La morte e la fanciulla) di Schubert (D810) del 1824. Il quartetto deriva il titolo da un lied scritto nel febbraio 1817 dall'identico titolo. Un lied di una pagina dove si svolge un dialogo tra una fanciulla e la morte, che in tedesco è maschile. La fanciulla invoca la morte di andarsene perchè è ancora giovane e la morte le risponde

Dammi la mano, bella e incantevole creatura
sono amico e non vengo per punirti.
Coraggio, non sono cattivo,
dormirai dolcemente tra le mie braccia.


Il lied ha un'introzione al pianoforte che rappresenta l'entrata in scena della morte. A questa segue la reazione della ragazza, cui segue la replica della morte, sulla stessa musica dell'introduzione che porta alla conclusione il brano in un clima di immobilità.
Proprio questa musica viene utilizzata da Schubert come tema per il secondo movimento del quartetto, tema che viene sviluppato in una serie di variazioni il cui tono varia tra l'elegiaco e il drammatico fino alla rassegnazione della chiusa.
Attorno a questo brano, Schubert costruisce gli altri movimenti del quartetto componendo un primo movimento drammatico e contrastato che si chiude in modo angosciato. Lo scherzo ha una prima parte molto ritmata ed un trio idilliaco, che nella trascrizione mahleriana diventava quasi un dialogo tra uccellini in un bosco. Il finale è una tarantella infernale, una vera danza della morte che tutto travolge.
La trascrizione di Mahler prevede la divisione dei violini e l'uso dei sordini per creare effetti particolari nel secondo movimento. I contrabbassi sono usati a scopo coloristico per rafforzare alcuni effetti. Impressionante la parte finale del primo movimento, con un colore livido carico d'angoscia.
Di Mendelssohn è stata eseguita, in apertura, l'overture di Athalie, da Racine, e in chiusura la sinfonia Italiana. Questa strana sinfonia che inizia in la maggiore e termina in la minore, che nel catalogo è la numero 4, in realtà è la terza e non fu mai pubblicata vivo Mendelssohn che, dopo la prima esecuzione londinese del 13 maggio 1833, la revisionò nel 1834 e non la considerò mai del tutto terminata. Normalmente si esegue la versione standard che corrisponde a quella della prima esecuzione del 1833, pubblicata da Breitkopf nell'ambito delle opere complete. Nel 2004 Hogwood eseguì con la Verdi la versione corrispondente alla versione revisionata da Mendelssohn e rimasta inedita fino al 1980. Ne esiste una bella esecuzione discografica fatta da Oleg Caetani che sono corso ad acquistare dopo aver sentito il concerto perchè la versione revisionata mi era piaciuta veramente molto. Tra le varie edizioni standard, invece, su tutte metto Toscanini che esegue il terzo movimento "Con moto moderato" come meglio non si potrebbe rispettando rigorosamente le differenziazioni tra legato e non legato fraseggiando da grande maestro di musica.
Rilling ha eseguito la versione standard dirigendo con grande precisione e bella eleganza, ma anche con vigore.
Ottima prova dell'orchestra chiamata ad una prova impegnativa sia in Schubert sia in Mendelssohn.

sabato 22 gennaio 2011

Requiem di Verdi


Nell'ultimo concerto in Auditorium la Zhang ha diretto il Requiem di Verdi. Lo aveva già fatto l'anno scorso; probabilmente quest'anno l'esecuzione è stata migliore.
Manca ancora, qua e là, una certa profondità che si traduce in quel suono cupo, scuro che Abbado, non sempre, riusciva a tirare fuori dall'orchestra della Scala negli anni '70, quando eseguiva il Requiem in tutte le stagioni sinfoniche.
Ascoltando l'esecuzione avrei avuto da ridire un po' su tutto, anche se nel complesso la Zhang ha diretto con coerenza. Il momento migliore è stata probabilmente la sequenza dal Rex tremendae al Lacrymosa. Mancato completamente, invece, il Tuba mirum dall'inizio al fortissimo, con un crescendo privo di intensità (sentire Toscanini nel 1951!).
Bello il Libera me Domine finale con la brava soprano Serena Daolio, che ha retto molto bene l'impatto con quel brano così difficile.
La dimensione finale del Requiem di Verdi è l'approdo al silenzio, un silenzio pieno di timore e di speranza. Ricordo come Abbado realizzava da maestro quella situazione nella quale ti senti talmente piccolo da non riuscire a dire altro se non stare in silenzio. L'applauso, poi, arrivava per forza perchè bisogna pur ringraziare chi ha suonato e cantato. Il silenzio della Zhang c'era ma non era abbastanza profondo. Potrà migliorare molto con gli anni.
Comunque bravi i cantanti, a parte il basso Alexei Tanovitski un po' troppo stentoreo, ottimo il coro e l'orchestra con qualche piccola imprecisione (il primo corno alla fine!).
Sala quasi esaurita e grande successo per tutti.

venerdì 21 gennaio 2011

Vecchi giochi

Leggo che le ragazze che pare, sembra, forse, da quanto si sente dire, ma che non credo assolutamente possibile, frequentavano il nostro premier adottavano anche dei travestimenti. Ce n'erano travestite da poliziotte, e da infermiere con autoreggenti e naturalmente nude sotto.
Del resto se uno sta male e ha la bua un'infermiera ci vuole, non parliamone poi per giocare a dottore e non si faccia i moralisti perchè non si finisce mai di essere bambini e di giocare.
Osservo con costernazione però che manca la suora, giusto per curare non solo il corpo ma anche lo spirito. A quel livello il travestimento da suora ci vuole assolutamente, non può mancare! Vuoi mettere una bella suorina brasiliana strappata da una favela!
E manca anche un bel travestimento da casalinga con marito da 1.200 euro mensili e un paio di figli da tirare su. Arrapantissima!
Comunque, a parte gli scherzi, la domanda è: questo signore è nelle condizioni di governare? Il suo stato di salute mentale e non, ci garantisce che possa governare in piena efficienza come il nostro paese meriterebbe e soprattutto meriterebbero coloro che lo hanno votato? Siamo sicuri che non possa essere ricattato? Possiamo sopportare un periodo più o meno lungo in cui ci dobbiamo occupare ancora e solo di questioni che lo riguardano e che questa volta sono accompagnate anche da un grado eccessivo di squallore.
Se l'effetto di Manipulite è stato questo, forse era meglio tenersi i vecchi democristiani e socialisti craxiani, per quanto sputtanati fossero.

Cabaret

martedì 11 gennaio 2011

Musica per pianoforte degli Stati Uniti


Sto leggendo un bel libro scritto dal pianista Emanuele Arciuli che ha come argomento la musica per pianoforte negli Stati Uniti, dalle origini del '700 con autori come Alexander Reinagle o Benjamin Carr fino a George Crumb o Frederic Rzewski passando attraverso le due figure fondamentali di Charles Ives e John Cage.
E' un libro molto bello che contiene anche interviste a importanti pianisti.
Di certo Arciuli è una delle poche persone che poteva scrivere questo libro, vista la sua militanza in questo repertorio, di cui ho anch'io potuto godere in alcuni suoi concerti e per mezzo di alcuni CD da lui incisi.
Si tratta dunque di un bel libro che apre nuovi orizzonti di conoscenza in uno sterminato repertorio come quello della musica degli Stati Uniti, caratterizzato da una rete inestricabile di influenze, dal jazz al blues, dalla musica dei cowboys al musical.

Il pensiero (?) della Lega

Ho sentito che Radio Padania ha una concessione per trasmettere ovunque e quindi, ad esempio, può essere ascoltata anche nel Salento, profondo sud.
Mi fa piacere così anche nel Salento potranno abbeverarsi direttamente e senza intermediazioni alla fonte del pensiero leghista.
Infatti,fino ad ora, quelle popolazioni potevano accedere a quel pensiero solo tramite dichiarazioni di alcuni esponenti politici della Lega tra i più moderati (Borghezio) che talvolta, superando le maglie della censura comunista statale, potevano arrivare alle loro menti.
Si potranno rendere conto così di quanto siano, non dico amati, ma considerati.
Buon ascolto.