domenica 1 novembre 2009
Stagione 2009/10 - Ciclo Haydn - Concerto 1
Quest'anno la Verdi ha deciso di ricordare i 200 anni dalla morte di Haydn con una serie di 10 concerti diretti dal maestro Giuseppe Grazioli che si tengono la domenica mattina. I concerti sono incentrati sulle sinfonie. In genere ne vengono eseguite due intercalate da un concerto. Ogni concerto ha un titolo che richiama una caratteristica particolare. Il concerto di oggi era intitolato "Lo spirito" e prevedeva l'esecuzione delle sinfonie n. 49 "La Passione" e la n. 44, "Il lutto"; al centro il concerto per violoncello e orchestra n. 1.
Molte sinfonie di Haydn hanno dei titoli, molto spesso posticci come i due titoli di queste sinfonie; spesso erano gli stessi editori a mettere un titolo ad una sinfonia per ragioni di marketing, per rendere il prodotto più riconoscibile. Del resto Haydn scrisse ben 104 sinfonie per cui era più comodo riconoscerle con un nome piuttosto che con un numero.
Su Haydn vorrei però dire un paio di cose perchè è un autore che amo tantissimo.
Rispetto agli altri due autori che hanno visto la loro vita sovrapporsi del tutto o in parte con quella di Haydn, Mozart e Beethoven, è indubbio che il nome di Haydn appare più evanescente, quasi scompare, viene considerato meno importante, addirittura retrodatato come se fosse un pedante musicista di routine. Il fatto è che mentre su Beethoven e Mozart sono state costruite sovrastrutture anche extramusicali che hanno portato alla mitizzazione di questi personaggi, l'uomo Haydn con la sua normalità scompare. Lui che era servitore di un principe, che conduceva una vita normale scrivendo musica per l'orchestra di corte o direttamente per il principe, a lungo è passato per un banale uomo di corte che inanellava sinfonie, quartetti, trii, ecc. come si raccolgono i pomodori nell'orto.
In realtà Haydn non solo ha un'importanza fondamentale nella storia della musica perchè ha codificato la sinfonia scrivendone 104 o il quartetto per archi scrivendone una ottantina, ma era un grandissimo musicista pieno di sorprese, un uomo di spirito, un compositore mai banale. Del resto era ammiratissimo da Mozart che gli era sinceramente devoto, ricambiato, e che gli dedicò 6 quartetti che rappresentano una delle sue più alte riuscite artistiche e quindi di tutta la storia della musica.
Haydn era un compositore che ha fatto solo musica ed è giudicabile solo come musicista.
Non ci sono altre sovrastrutture o doppi sensi.
Non esiste musicista che più di Haydn sia stato vicino all'uomo anche nella vita di tutti i giorni.
Anche i titoli delle sue sinfonie non puntano al metafisico ma a cose molto concrete come l'orso, la gallina, il colpo di timpano, l'orologio, ecc.
La sua musica è sempre schietta, spiritosa, intelligente, onesta, chiara, priva di doppi sensi oscuri, immediatamente riconoscibile fino agli ultimi suoi grandi oratori e alle sue messe.
Le due sinfonie proposte oggi sono due sinfonie in tonalità minore tipiche del periodo Sturm und Drang. La n. 49 fu composta nel 1768, mentre la n. 44 risale verosimilmente al 1770 o 1771. Come si vede la sequenza dei numeri non ha un significato cronologico.
Gran pubblico con intere famiglie con figli anche molto piccoli al seguito; ce n'era una bellissima con una bambina che avrà avuto 5 anni e un bambino di al massimo due anni, tutto riccioli con il suo bravo ciuccio in bocca. Grandissimo successo per tutti, compreso il solista del concerto per violoncello, il primo violoncello dell'orchestra Mario Grigolato, che è venuto fuori egregiamente dal difficile concerto.
Segnalo a titolo d'esempio di musica di Haydn, il finale della sinfonia n. 88, che non ha titolo, diretta da Leonard Bernstein, che ha dimostrato, ad esempio, quanto le ultime messe di Haydn scritte nei primissimi anni dell'ottocento, puntassero già a Beethoven ed è stato sempre un grande estimatore della sua musica tando da poter tranquillamente essere considerato uno dei suoi massimi interpreti. Musica piena di spirito, di humor che gira come una trottola.
Vedi anche questo scritto su Haydn da "Minima Musicalia".
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