martedì 10 giugno 2014

Abbado e Beethoven

L'ultimo numero di Amadeus è in larga parte dedicato a Claudio Abbado.
Tra i vari interventi mi ha fatto piacere quello in cui si evoca un video di Youtube in cui Abbado parla di Beethoven e dell'esecuzione delle sue sinfonie.
I temi toccati sono molti: i tempi, le relazioni tra i tempi in una sinfonia e tra le sinfonie, le edizioni, i ritornelli.
Sono d'accordo con lui su tutto e in particolare sui ritornelli la cui esecuzione è essenziale per una questione di architettura del pezzo e di equilibrio.
Del resto lo diceva anche lo stesso Beethoven, anzi il fratello di Beethoven, Karl, per conto del fratello in una lettera di martedì 12 febbraio 1805 all'editore Breitkopf.
In questa lettera si parla in particolare della terza sinfonia "Eroica" e ad un certo punto, dopo aver comandato l'inserimento del segno di ripetizione alla terza battuta del primo movimento. Karl scrive:
"Mio fratello credeva inizialmente, prima ancora di aver ascoltato la sinfonia, che, ripetendo la prima parte del primo movimento, sarebbe stata troppo lunga, ma, dopo ripetute esecuzioni, è risultato al contrario che la sinfonia perde se non viene ripetuta la rima parte del primo movimento." (pag. 350 dell'epistolario 1783-1807 - Skira)