Ecco un bel finale di sinfonia "allegro". La VI di Shostakovich, scritta dopo le purghe di Stalin e all'inizio della II guerra mondiale: c'era di che stare proprio allegri, soprattutto da parte di uno che aveva rischiato seriamente di andare in Siberia. Finale tra il circense e l'avanspettacolo. Ascoltai questa sinfonia per la prima volta dal vivo alla Scala nel 1974 quando Evgeny Mravinsky arrivò con l'allora Filarmonica di Leningrado, oggi San Pietroburgo. Dirigeva praticamente senza muoversi ed era impressionante vedere e sentire quell'orchestra suonare in modo così perfetto. Impressionanti anche nella disciplina: entrarono da sinistra e da destra in due file e presero posto ai loro leggii, tutti bianchi e loro stessi erano vestiti di bianco ed erano già pronti, poi è entrato Mravinsky, mezzo inchino e via senza tante scene. Qui abbiamo la Filarmonica di Vienna con Leonard Bernstein, per i quali è inutile sprecare aggettivi.
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