lunedì 19 marzo 2012

Scarlattiana

Ieri mattina per la serie MAGGIOREminore il MAGGIORE era Prokofiev con la sinfonia N. 1, "Classica" brano ultrafamoso, mentre i due minori, ma non troppo, erano Gianfrancesco Malipiero con i frammenti sinfonici de Il finto Arlecchino, un brano del 1925 e Alfredo casella con la sua Scarlattiana del 1926, dove in 30 minuti scarsi Casella è capace di citare 80 sonate di Scarlatti costruendo un pezzo ben strutturato. Certo operazioni come il Pulcinella di Stravinskij erano molto più corrosive e negative, pessimistiche; comunque queste sono musiche che fanno parte di una esperienza novecentesca tanto rimossa quanto meritevole di essere conosciuta in ogni caso. Non si capisce perchè in Italia quel genere della musica sinfonica o da camera del periodo pre seconda querra mondiale non esista o quasi; non è che i vari Nono, Berio, Maderna, ecc. siano venuti fuori dal nulla. Belle esecuzioni anche da parte del pianista Simone Pedroni nella Scarlattiana. Molto bella la sinfonia di Prokofiev eseguita con tempi azzeccati. Bella esecuzione dell'orchestra, ben diretta da Giuseppe Grazioli (buon onomastico), che ha suonato con grande bravura; in particolare segnalerei i violini chiamati ad una pulizia di suono assoluta su note molto acute raggiunte con a plomb perfetto ad esempio alla fine dell'esposizione del primo movimento, alla fine dello stesso e nel travolgente finale.

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