Oggi mi è capitato tra le mani un volume che avevo fatto rilegare con i programmi di sala della stagione sinfonica 1973 della Scala.
Mi sono messo a sfogliarlo e sono capitato su un concerto diretto da Karl Boehm che dirigeva una sinfonia di Mozart e l'ottava di Bruckner. Me lo ricordo bene quel concerto! Allora sono andato a vedere cosa si scriveva di Boehm nel programma: in tutto una decina di righe con le cose salienti della sua carriera, gli autori e basta. Per Boehm bastavano poche righe, ma anche per Abbado, Rubinstein, Stern, Starker, Szeryng, Mehta, ecc. (tutti artisti che parteciparono a quella stagione). Oggi si prende un programma di sala dove dirige un direttore o suona un solista diciamo "normale" per non dire altro: due pagine fitte fitte. Ha diretto di qua, di là, incarichi, ha collaborato con le seguenti orchestra (non si contano), ha suonato con direttori quali e giù nomi, ecc. ecc. C'è qualcosa che non va, ma di brutto anche.
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