lunedì 26 marzo 2012

Beethoven


Come oggi, il 26 marzo 1827, era un lunedì come oggi, 185 anni fa, a Vienna moriva Beethoven poco dopo le 5 del pomeriggio. Per una strana coincidenza egli eveva tenuto il suo primo concerto, organizzato dal padre, giovedì 26 marzo 1778, quindi all'età di poco più di 7 anni, anche se il padre lo presentava come un bambino di 6 anni, essendo egli nato verosimilmente il 16 dicembre 1770, una domenica (fu battezzato il 17). Devo dire che il fatto che anche Beethoven sia morto mi consola; alla fin fine quello è un destino materiale a cui non sfugge nessuno e ciò, se ci si pensa, è molto, ma molto bello.
Amo Beethoven da sempre. Di tanto in tanto mi allontano da lui perchè so di amarlo molto, altrimenti non lo mollerei un attimo temendo di perderlo, e infatti quando ritorno da lui sento sempre che ha da dirmi cose nuove: è veramente un vecchio amico per me!
Qui ho messo il V movimento, Cavatina, dal quartetto in si bemolle maggiore op. 130, brano assolutamente ineffabile. Ascoltai il Quartetto Italiano (una delle tante volte che ebbi la possibilità di farlo), il 26 marzo 1977 alla Scala per il 150° anniversario della morte, quando eseguirono il quartetto in la minore Op. 132. Ero in un palco di proscenio proprio di fronte a Paolo Borciani e a sua moglie Elisa Pegreffi, primo e secondo violino, mentre Franco Rossi, il violoncello, lo vedevo di profilo e Piero Farulli, la viola, quasi di spalle (suonavano nella formazione violino, violino, violoncello, viola); grande serata di musica!
Questa Cavatina è il brano di musica, in questa interpretazione del Quartetto Italiano, che assieme ad altre musiche (ad esempio qualcosa di Bach eseguito da Glenn Gould), suoni (ad esempio il pianto di un bambino), fotografie, ecc. è stato inciso su un disco che è stato mandato in orbita sul Voyager che ora sta uscendo dal sistema solare; sono ormai 40 anni che viaggia! Mah, quanto siamo infinitesimi nell'universo!

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