Questa sera per le Serate Musicali, Bruno Leonardo Gelber ha tenuto un concerto beethoveniano eseguendo quattro sonate, la Sonata quasi una fantasia in do diesis minore, op. 27 N. 2, detta "Chiaro di luna", la Sonata in Do maggiore Op. 53, "Waldstein", la Sonata in do minore Op. 13, "Patetica" e la Sonata in fa minore Op. 57 "Appassionata".
Non avevo mai ascoltato Gelber dal vivo e, a dire il vero, è stato un po' altalenante come risultati. Ho trovato che sia stato molto bello come ha fatto in genere i tempi lenti (il movimento lento dell'Appassionata, così poetico, è stato splendido, ed è stato il momento più bello di tutto il concerto) mentre nei finali della Patetica e dell'Appassionata in certi momenti era come sovrastato dalla musica e in alcuni passaggi a mani incrociate doveva rallentare leggermente per tornare a tempo nella posizione normale. Nel primo tempo della Patetica in alcuni punti il discorso perdeva fluidità. In genere, poi, nei passaggi più concitati e densi di note non era sempre chiarissimo nell'articolazione.
Comunque è stato un concerto piacevole, con molta gente.
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