mercoledì 4 gennaio 2012

Musicofilia

More about Musicofilia

Ieri ho terminato Musicofilia di Oliver Sacks.
L'ho letto in un periodo di tempo lunghissimo, due anni, un po' alla volta, senza fretta, poi negli ultimi 10 giorni ho finito le 200 pagine che mi mancavano.
Il libro tratta della relazione tra malattie mentali di vario tipo (ce n'è una quantità impressionante tanto che dobbiamo ringraziare il buon Dio se stiamo bene di mente, o almeno crediamo di stare bene) e la musica e dell'efficacia della musicoterapia nelle malattie mentali.
E' un libro molto interessante di più di 400 pagine che consiglierei ad occhi chiusi anche se non è certo un libro facile.
La cosa impressionante è la constatazione di quanto la musica vada in profondità nelle mente umana andando a toccare aree altrimenti inaccessibili. Malati di Parkinson o di Alzheimer o affetti da vari tipi di demenza, altrimenti inerti, con la musica giusta si rianimano, battono il tempo con il piede, possono addirittura suonare il pianoforte o il violino pur avendo perso ogni sensazione del luogo in cui si trovano e non conoscendo più le persone; magari non sanno più che cos'è un violino ma se glielo metti in mano possono ancora suonarlo; oppure le persone affette da morbo di Williams che hanno un QI di 50 ma una sensibilità musicale sviluppatissima con casi famosi come quello di Gloria Lenhoff che canta con bella voce di soprano facendo anche concerti.
Certamente la musica non è una cura (Novalis diceva "Ogni malattia è un problema musicale, ogni cura è una soluzione musicale") perchè gli effetti terminano al cessare della musica ma può alleviare molte sofferenze e può essere di grande consolazione e può dare gioia.
Certo la musica è un'arte molto strana perchè da un lato è estremamente precisa e razionale e dall'altro provoca emozioni anche fortissime fino al pianto e la mente umana è certamente un mistero altrettanto grande.

Nessun commento:

Posta un commento