Stamattina al VI concerto della serie Maggiore/Minore in Auditorium, il maggiore era Ravel e i due minori, per modo di dire, Reynaldo Hahn e Arthur Honegger.
Di Ravel veniva eseguita l'ultrafamosa suite da Ma Mére l'Oye, di Reynaldo Hahn, famoso come autore di melodie e lui stesso cantante dalla bella voce, Le bal de Béatrice d’Este, una strana composizione dal gusto un po' arcaico, si tratta di una serie di danze, scritta per fiati, due arpe, pianoforte e percussioni, un'opera di grande cesello, come tanta musica francese del XX secolo, di immediato impatto e facile ascolto con belle atmosfere.
Il brano che mi ha attirato di più, però, è stato quello di Honegger, ovvero il concerto per violoncello e orchestra del 1929. Si tratta di un brano che inizia con una semplicissima e dolce melodia del violoncello, successivamente passa attraverso vari momenti ora concitati, ora misteriosi e tenebrosi, per tornare alla fine all'atmosfera dell'inizio, ovvero alla melodia iniziale, ma dopo essere passati attraverso varie peripezie il ritorno assume un significato diverso rispetto all'inizio. E' come quando si ripassa da un luogo in cui si è stati molto tempo prima o come quando si incontra di nuovo una persona che si era persa di vista: ci si ricorda del tempo di allora ma tutto ha un sapore diverso. Un brano interessante da conoscere senza alcun dubbio. Solista del concerto è stato Mario Shirai Grigolato, primo violoncello dell'orchestra che ha molto ben suonato. Direzione efficace di Giuseppe Grazioli che ha dato anche succinte, per forza di cose, ma interessanti spiegazioni sugli autori ed i pezzi eseguiti.
Buon pubblico.
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