lunedì 9 maggio 2011
Il giorno della memoria
Sento che il nostro attuale presidente del consiglio temporaneamente al potere, oggi a Milano per il processo Mills, se la prende ancora con una certa magistratura milanese, che addirittura in tre gradi di competenza ha mandato avanti questo processo. Secondo lui quindi, se la sua logica non è un'opinione, c'è un accanimento da parte di magistrati già bollati come comunisti. Ora si dà il caso che io conosca uno di questi magistrati che si sono occupati di questo processo un paio d'anni or sono. E' una persona tutto casa, chiesa e famiglia, nel senso letterale del termine; definirlo comunista è quanto di più ridicolo si possa immaginare e ai miei occhi basterebbe anche solo questo per avere una conferma assoluta di quante palle racconta quel piccolo uomo. E' solo un magistrato che fa seriamente il suo lavoro con un senso del dovere assoluto. Certamente non è il tipo di persona che possa piacere al nostro attuale presidente del consiglio temporaneamente al potere ed è una persona, quindi, accomunabile a quei magistrati caduti negli anni '70 sotto i colpi dei terroristi rossi e neri per la serietà con la quale fa il suo mestiere. Quindi mi fa molto schifo che proprio oggi, nel giorno della memoria, lui ricordi come eroi quei magistrati morti quando lui ha, almeno moralmente, la paternità dei vergognosi manifesti apparsi a Milano ad opera di un tale Lassini che si è sentito autorizzato dalle parole che Berlusconi, cosi si chiama il nostro attuale presidente del consiglio temporaneamente al potere, ha detto e dice quotidianamente sulla giustizia (che lo riguarda) per miserabili ragioni di bottega politica e sue personali.
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