Questo maggio si celebra il bicentenario della rivoluzione argentina che pose le basi per l'indipendenza.
Questo evento è stato festeggiato ieri sera in Auditorium con un concerto diretto da Luis Bacalov (Il Postino, che ha poi fatto come bis, Kill Bill, ecc.) che ha diretto musiche sue, di Piazzolla e di Ginastera.
In particolare mi piace ricordare l'esecuzione struggente di Oblivion di Piazzolla eseguito dall'orchestra con il bandoneon e del concerto per bandoneon e orchestra, sempre di Piazzolla, Aconcagua, un brano dagli accenti ora epici, ora introversi e malinconici. L'esecuzione dei brani di Piazzolla è stata condotta da Bacalov direi con amore e un affetto infinito per quel grandissimo musicista.
Di se stesso Bacalov ha eseguito Caminos del Sur, una suite per pianoforte e archi, Astoreando, sempre pianoforte e archi dalla colonna sonora di Milonga, un omaggio a Piazzolla e Tangana Ostinato per bandoneon e orchestra, un brano che alterna momenti dal ritmo acceso ed ostinato, a momenti più intimi e introspettivi.
Per terminare Estancia di Alberto Ginastera, brano del 1941 dai colori sgargianti e vorticosi soprattutto nella danza dinale, Malambo (qui Dudamel con la Bolivar).
Oltre al Postino, bis con Bacalov al piano con uno dei tanghi più antichi e più famosi, El Choclo e ripetizione del Malambo, giusto per divertirsi.
Bellissimo concerto, che ha visto la partecipazione anche del bravissimo bandeonista Gianni Iorio, dove si sono ascoltati ripetutamente ritmi di tango, uno dei pochi balli che mi piacerebbe imparare (Por una cabeza di Gardel, che anche il nostro quartetto suona talvolta come bis con grande passione, come si addice a questa musica così sensuale.)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento