giovedì 13 maggio 2010

Stagione 2009/10 - La Verdi barocca - VII


Con il concerto di ieri sera, interamente dedicato a Bach, si è conclusa questa stagione della Verdi barocca.
Il primo brano era la cantata BWV 51 "Jauchzet Gott in allen Landen!", cantata per la XV domenica dopo la Trinità "et in ogni tempo" vista la mancanza di riferimenti precisi del testo di autore anonimo. La cantata, eseguita per la prima volta il 17 settembre 1730, è una delle più splendide creazioni di Bach, pur nella modestia dell'organico che prevede solo gli archi, una tromba e una voce di soprano a cui Bach affida tre arie bellissime e parecchio difficili come si vede bene dalla prima aria. L'ottima Deborah York, anche se non dotata di una voce particolarmente potente, ha dato una bella dimostrazione della sua grande bravura ottimamente contrappuntata dalla prima tromba dell'ensemble, Jonathan Pia.
A seguire è stato eseguito lo splendido mottetto BWV 225 "Singet dem Herrn ein neues Lied", esempio massimo di come Bach fa cantare la musica attraverso la sola voce del coro accompagnata dal basso continuo.
Per terminare, vista che è anche l'Ascensione, è stata eseguito l'oratorio dell'Ascensione BWV 11 eseguito il 19 maggio 1735. Anche in questa composizione, come in tante altre, Bach ha riutilizzato musiche composte per altre cantate perdute e l'aria N. 4 verrà ulteriormente riutilizzata nell'Agnus Dei della Messa in si minore, mentre le uniche parti scritte appositamente sono un corale centrale, i due recitativi e gli interventi dell'evangelista. Magnifica composizione inquadrata da due grandi cori (questo è quello iniziale, e questo è quello finale che è un corale accompagnato da tutta l'orchestra).
Ottime le prove del coro e degli strumentisti che hanno così degnamente concluso questa stagione che è stata una sorpresa estremamente positiva.
Innanzitutto è stata una sorpresa che nascesse un complesso barocco e che si lanciasse in imprese esecutive non certamente timide, viste le musiche eseguite.
La sorpresa è proseguita con l'evidenza che esiste un pubblico per questa musica che invero si hanno poche occasioni di ascoltare e che questo pubblico, per lo più piuttosto giovane, non coincide con quello dei concerti dell'orchestra.
Così la Verdi Barocca proseguirà l'anno prossimo con una stagione di 10 concerti con brani di assoluto interesse, come la messa in do minore di Mozart (KV 427), la messa in si minore di Bach, la messa di S Emidio di Pergolesi, il Requiem di Jean Gilles, la riproposizione dell'Oratorio di Natale di Bach e del Messia di Haendel e addirittura i Vespri della Beata Vergine di Monteverdi, la musica più bella che sia mai stata scritta.
Grazie a tutti ed in particolare al direttore Ruben Jais e al direttore dell'ensemble vocale, Gianluca Capuano.

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