martedì 19 gennaio 2010

Federico Fellini


Nella totale assenza di ricorrenze di nascite o morti degne di nota in questi giorni spicca l'anniversario della nascita, domani 20 gennaio, di uno tra i più grandi artisti del '900 italiano, un vero genio del cinema, una persona che, come si dice, ha dato lustro all'Italia ovunque nel mondo, un maestro: Federico Fellini.
Domani avrebbe compiuto 90 anni.
Per questioni anagrafiche ho cominciato a vederlo al cinema a partire da Satiricon e poi Roma, Amarcord, Casanova, ecc. Poi, in cineteca, ho scoperto il Fellini anni '50 e '60, La strada, Lo sceicco bianco, 8 1/2, ecc. e alla fin fine ho capito che quello era il mio cinema, assieme a pochi altri autori, cioè quello che non mi stanco di vedere e quello per il quale posso decidere di passare due ore in poltrona quando normalmente la stragrande della cinematografia contemporanea mi fa alzare dopo 5 minuti ragion per cui non vado quasi mai al cinema.
Quando vidi Roma al cinema ricordo che avevo davanti a me un signore abbastanza anziano che quando si è arrivati alla scena del bordello con le "signorine" che passavano in sfilata davanti ai potenziali clienti, ha cominciato a dire tra sè: "Era proprio così, era proprio così!" e rideva come un matto. Cioè la fantasia surreale di Fellini aveva, tramite l'occhio della macchina da presa, costruito una realtà poetica che era assolutamente vera ed autentica, anzi la sua fantasia era l'unico modo per rappresentare la realtà anche attraverso la finzione più evidente e visibile e questo a me sembra fenomenale.

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