lunedì 10 settembre 2012

Igor Stravinskij - L'uccello di fuoco

Questa, che è la prima grande opera di Stravinskij, viene presentata di solito in forma di suite, prevista da Stravinskij medesimo. Personalmente però preferisco sempre ascoltare la versione integrale perchè un qualsiasi brano di musica ha una sua consequenzialità logica che non può essere spezzata. Diffido molto delle selezioni. Capisco che magari ascoltarsi il Tristano di Wagner può essere stancante ma o lo ascolti integralmente o altrimenti non ci capisci niente. Una suite può servire magari per avvicinare all'opera completa che resta l'obiettivo finale. Oltretutto l'Uccello di fuoco dura circa 45 minuti, meno dell'Eroica di Beethoven.
Ecco qui una bellissima versione con i Filarmonici di Vienna diretti da Valery Gergiev. La famosa danza infernale arriva al minuto 32.13 ma non potrei mai rinunciare a tutto ciò che viene prima e la prepara, dal minuto 24.30 circa, musica letteralmente inaudita nel 1910 (per confronto basta prendere una pagina dell'ultimo Rimsky-Korsakov, il suo maestro, dal Gallo d'oro).



Però se lo stesso Stravinsky dirige una sua suite (allargata rispetto a ciò che si ascolta di solito) allora  va bene. Da Stravinskij accetto tutto. Da notare come dirige la danza infernale (18.28), praticamente fermo e guardando l'orchestra. E come si porta il dito alle labbra per girare le pagine. Ma come, dirige con la musica davanti, lui che l'ha composta? Commovente. Un autentico mito.




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