martedì 15 dicembre 2009

Orchestra dell'Assunta in Vigentino


Nel 1993 A Milano l'orchestra della RAI chiuse i battenti e la stessa cosa accadde alla gloriosa orchestra dell'Angelicum, dove avevo ascoltato tanti bei concerti che talvolta vedevano anche la partecipazione dell'altrettanto glorioso coro della Polifonica Ambrosiana, fondato da Mons. Giuseppe Biella.
Alcuni musicisti che si ritrovarono a spasso ottennero accoglienza presso la chiesa milanese di Santa Maria Assunta in Vigentino, una chiesa del '500 a due passi da casa mia e così si organizzarono in una piccola orchestra d'archi.
La chiesa infatti ha il vantaggio di un'ottima acustica e il prete di allora era pure lui un musicista e pianista.
Da allora ogni anno, e siamo al XV, si producono in una piccola stagione di concerti che prevede circa 10 concerti all'anno a partire da ottobre con la cadenza di circa un concerto al mese.
Nel tempo i membri sono man mano cambiati ed ora accanto ad alcune teste imbiancate di anziani signori a cui piace ancora suonare siedono giovani alle prime armi che si fanno le ossa suonando insieme, ma c'è anche il commesso di un negozio di dischi del centro di Milano. L'attuale direttore è Paolo Volta.
Considerando l'organico a disposizione l'orchestra nelle sue stagioni ha girovagato soprattutto nel repertorio tra il '600 e il '700, da Corelli a Jommelli, da Sammartini a Paisiello, da Boccherini a Cimarosa, da Pergolesi a Durante, da Bach a Mozart e Haydn ma inoltrandosi anche nel repertorio ottocentesco e novecentesco.
Il concerto di ieri sera in questo senso è stato piuttosto paradigmatico dell'attività dell'orchestra allineando il VI brandeburghese di Bach, un concerto per violoncello di Nicolò Porpora, l'adagio per archi di Samuel Barber e il delizioso "Il natale dei bambini" op. 36, trascritto per archi, di Niels Gade, autore danese amico di Mendelssohn e Schumann che sul suo cognome (GADE corrisponde nella nomenclatura tedesca a Sol, La, Re, Mi) un branetto dell'album per la gioventù.
Pubblico numeroso come sempre e gente assiepata nelle cappelline laterali e su tutti i gradini esistenti.
E' molto bello andare a questi concerti dove ti capita di incontrare la vecchia maestra di tuo figlio, la commessa del supermercato, il giornalaio, il vicino di casa, il parrucchiere e dove lo sguardo può girovagare sulla bella e semplice architettura della chiesa, sul suo altare policromo sotto il quale si dispone l'orchestra, sugli stucchi e gli affreschi del soffitto che saranno prossimamente restaurati per farli tornare al loro antico stato con la speranza che sia restaurato anche il vecchio organo da troppi anni incolpevolmente silenzioso.

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