giovedì 19 luglio 2012

Anniversari

Oggi è l'anniversario della morte di paolo Borsellino. Solita sfilata e codazzo di autorità.
Io ho fatto l'esercizio di cercare di ricordare cosa facevo quel giorno e in altre date simili.
Il giorno della morte di Paolo Borsellino ero a Dobbiaco. Era una domenica. Eravamo arrivati il giorno prima. Era la prima volta che andavamo a Dobbiaco e alloggiavamo all'hotel Cristallo. Quel pomeriggio, per impratichirci con il posto, e considerando che avevamo un bambino piccolo di neanche 4 anni, siamo scesi verso l'incrocio con la provinciale, siamo andati dritti fino al passaggio a livello e siamo andati alla stazione per vedere i treni, per la felicità di mio figlio. Così ci ritrovammo nel bar della stazione. La televisione era accesa e dava la notizia.
L'undici settembre 2001, un martedì, la mattina ero stato a Malpensa. Nel primo pomeriggio ero tornato in ufficio. Poco dopo è entrata la mia segrataria, la Lucy, che mi ha detto che a New York stava succedendo qualcosa di strano. Guardammo la CNN ma sembrava un film, sembrava finto. Continuai a lavorare dando talvolta qualche occhiata, poi spensi la TV. Dopo un po' la Lucy mi disse che era crollata una torre. A sera quardando il TG e vedendo quelle persone scappare mi resi realmente conto di quanto era accaduto e mi veniva in mente una domenica di qualche anno prima, a spasso per Manhattan, per quelle vie dove avevo l'impressione di essere già stato tanto mi sentivo a mio agio in mezzo a quella gente così simpatica.
Il giorno dell'attentato di Bologna, 2 agosto 1980, un sabato, ero al mare, a Loano. Una settimana dopo, domenica 10 sarei partito per Rio de Janeiro per andare a trovare i miei amici della comunità brasiliana di Milano che erano tornati in patria quando la situazione polica era un po' migliorata.
Il giorno della strage sul treno Italucus, 4 agosto 1974, una domenica, ero al mare con i miei in Puglia a punta Prosciutto, zona Porto Cesareo, perchè un amico di mio padre ci aveva dato la sua casa per le vacanze.
Il giorno della strage di piazza della Loggia a Brescia, 28 maggio 1974, un martedì, ero all'università. Ricordo che era una giornata dal cielo lattiginoso, forse veniva anche un po' di pioggia e sulle scale di via Saldini 50, a Matematica, si commentava un po' sgomenti quello che era successo.
Il giorno della strage di piazza Fontana, 12 dicembre 1969, un venerdì, ero a casa. Studiavo. La sera si seppe quanto era successo dalla TV. Non ricordo molto altro, il giorno del funerale ma ricordo bene Bruno Vespa e l'annuncio dell'individuazione del colpevole, Pietro Valpreda. Viene da rabbrividire, con il senno del poi, vedendo il video.
Depistaggi continui. Misteri. Io però sono profondamente convinto che, se per tutti questi anni certi fatti sono rimasti dei misteri, chi in qualche modo è coinvolto in questi fatti sia molto vicino ai luoghi più alti del potere. Per questo motivo mi danno fastidio le commemorazioni ufficiali.

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