mercoledì 28 novembre 2012

Il Trio di Parma e Dvorak

Ieri sera per la Società del Quartetto il Trio di Parma ha tenuto un meraviglioso concerto al Conservatorio.
Era il secondo concerto dedicato ai trii di Dvorak; il primo era stato tenuto la scorsa primavera.
Nel concerto sono stati eseguiti il trio n. 2 in sol minore op. 26, del 1876, e il trio n. 3 in fa minore op. 65, del 1883.
L'esecuzione di queste opere è stata un'operazione assolutamente meritoria dal momento che Dvorak sostanzialmente è conosciuto per quattro, forse cinque, composizioni anche se, naturalmente, è un grande nome: chi non conosce Dvorak, quello della Sinfonia dal nuovo Mondo!? Appunto.
Che Dvorak sia poco conosciuto al di là di quelle quattro o cinque composizioni è un peccato perché Dvorak è un magnifico compositore e le sue opere si impongono immediatamente all'attenzione dell'ascoltatore. Ieri sera, ad esempio, una signora seduta davanti a me dopo l'esecuzione del primo pezzo, che per sua ammissione non conosceva, ne magnificava la bellezza a dimostrazione del fatto che Dvorak è un compositore che anche ad un primo ascolto soddisfa sempre e a conoscerlo meglio c'è da guadagnarci molto.
Il Trio di Parma è un complesso magnifico e ha dato di queste bellissime musiche delle esecuzioni di assoluto valore.
Come già era accaduto in altri concerti del Trio di Parma, i suoi bis sono assolutamente sontuosi e ieri sera, come bis, hanno eseguito addirittura il secondo movimento del trio di Schubert op. 100, Andante con moto, quella musica diventata famosa presso il grande pubblico per via del Barry Lyndon di Kubrick. Esecuzione splendida salutata alla fine da un silenzio che nessuno voleva interrompere e seguito poi da un'ovazione.
Pubblico abbastanza numeroso. Grande successo.

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