Concerto con titolo "La guerra" ovvero i riferimenti alla guerra nella musica di Haydn.
Per esemplificare questa relazione è stata eseguita la sinfonia N. 69 "Laudon", la N. 100 "Militare" e il concerto per tromba.
La sinfonia N. 69 porta il nome di un generale austriaco, eroe nazionale per la guerra contro i turchi. In realtà quando Haydn componeva quest'opera, verso la fine degli anni '70, non pensava per nulla al generale nè alla guerra; anzi, quello era un periodo in cui Haydn si era staccato dalle concitazioni dello Sturm und Drang per approdare a una nuova serenità e ad uno stile brioso. In effetti questa sinfonia è piuttosto vivace nei due movimenti estremi e senza complicazioni di sorta. Il nome fu affibiato dall'editore Artaria, alcuni anni dopo, per vendere più copie, anche attraverso una trascrizione per pianoforte; in effetti funzionò e il brano divenne un successo commerciale.
Il concerto per tromba, strumento militare per eccellenza, del 1796, è un brano molto difficile per il solista, qui la nostra prima tromba Alessandro Caruana, valorosissimo, perchè il solista deve suonare un sacco di note che normalmente non suona, con gran salti e virtuosismi ma è anche chiamato a suonare piano e belle melodie cantabili. Credo che il pezzo più famoso sia il finale che possiede una immediatezza e spontaneità meravigliosa dove si dimostra che se la musica è bella può anche essere facile ed immediatamente orecchiabile e che la musica, per essere interessante, non deve essere per forza difficile, anzi, in genere si deve diffidare da ciò che appare astruso perchè la grande arte alla fin fine è sempre semplice, basta capirla!
Per finire la famosa sinfonia N. 100. Si chiama "Militare" per via del secondo movimento che è un canto schiettamente popolare interrotto da inserti violenti di musica turca, con grancassa, piatti e triangolo e sempre in fortissimo, come si faceva ai tempi quando si rappresentavano le turcherie; verso la fine una tromba intona un richiamo militare a cui risponde un'ultima scarica drammatica di tutta l'orchestra che porta alla conclusione questo movimento.
Questi strumenti "turchi" torneranno poi nel finale ma questa volta per unirsi alla concitazione del finale, con un effetto gioioso e decorativo che enfatizza lo spirito vivace e spensierato della musica. Certamente si possono anche immaginare dei turchi, che come tanti Osmin mozartiani, si uniscono alla danza finale con i loro enormi turbanti, i gonfi pantaloni e le scimitarre sguainate. Per il resto il primo movimento è un capolavoro di delizie musicali a partire dalla solenne introduzione per continuare con lo spigliatissimo primo tema e un secondo tema assolutamente irresistibile il tutto poi elaborato in uno sviluppo musicale di grande intensità mentre l'elegante minuetto ha un bel carattere danzante.
Anche il titolo "Militare" non fu dato da Haydn ma si impose da subito dopo la prima esecuzione a Londra. Haydn lasciava fare perchè, fatti due conti, erano tutti soldi in più che guadagnava.
Bravo come al solito il maestro Grazioli, in questi giorni superimpegnato anche con il concerto della stagione.
Per quanto riguarda l'orchestra mi sento di poter dire che suoni con sempre maggiore consapevolezza e cultura. Suonare questi classici non è facile e fa bene all'ensemble.
Ora li attende, nel prossimo concerto della stagione, un cimento temibile, la sinfonia Turangalila di Messiaen.
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