lunedì 17 dicembre 2012

Assemblea dei soci

Stasera assemblea dei soci della Verdi nella nuova sede di via Clerici.
Notizie come al solito critiche sul fronte finanziario dovute al mancato arrivo dei soldi dalle istituzioni (ma dal Comune arriveranno dei soldi, non tanti, ma è già qualcosa) e anche alla situazione economica generale che ha portato ad una diminuzione degli abbonamenti ma ad un aumento dei biglietti venduti. Numero dei soci stabile con tendenza al rialzo, lieve. Speriamo. Chi può farlo si associ. Io trovo sempre disdicevole che i membri dell'orchestra non diventino tutti soci in blocco: il costo per loro è veramente minimo e non credo rappresenti un problema mentre sarebbe un bel segnale di condivisione di un progetto.
Notizie molto buone, invece, sul lato artistico, dei riconoscimenti (la recente tournée russa è stata un grande successo e ha ricevuto recensioni molto favorevoli da parte di riviste culturali locali, a differenza di quanto è successo con altre istituzioni musicali italiane e, nello specifico, milanesi (si capisce a chi ci si riferisce?) che hanno ricevuto critiche non proprio entusiastiche e non allineate con con la presunzione di chi pretenderebbe di essere considerata un'eccellenza italiana), degli impegni, delle richieste e degli impegni futuri (Spoleto, tournée in Germania con quel simpatico ragazzone di David Garrett, e altre, forse, a distanze più o meno grandi, se si risolvono problemini di costi di trasferta).
Cambio probabile nella programmazione dei concerti, da tre a due repliche in giorni ancora non ben definiti, recuperando spazio per altre iniziative in Auditorium e fuori. Tutto sommato mi sembra una buona idea tanto il giovedì, anche se è la serata con più abbonati, c'è quasi sempre poca gente in funzione del programma (se fai Dvorak e non fai la IX sinfonia, pretendi forse che vadano al concerto?).
Torna la Xian Zhang, il bambino è a casa, sta bene e sta prendendo peso. Ottima notizia.
Ci sarebbero molte altre cose da dire ma si sapranno un po' alla volta in futuro.

2 commenti:

  1. Egr. Sig.,
    da tempo seguiamo i suoi post e siamo felici del suo costante interesse e dei suoi apprezzamenti per l' attività della Verdi.
    Questa volta, però, desideriamo esprimerle il nostro rammarico per una frase apparsa in un suo recente commento:
    "Io trovo sempre disdicevole che i membri dell'orchestra non diventino tutti soci in blocco: il costo per loro è veramente minimo e non credo rappresenti un problema mentre sarebbe un bel segnale di condivisione di un progetto".
    Come premessa, due brevi e personali considerazioni.
    In primis, riteniamo che il termine "disdicevole" da lei utilizzato nei confronti dei "membri" dell'Orchestra Verdi sia quanto meno forte nei suoi significati e nei modi.
    Secondariamente, il suo giudizio sulle presunte possibilità economiche dei singoli Professori d'Orchestra ( "il costo per loro è veramente minimo e non credo rappresenti un problema") è a nostro parere quanto meno superficiale.
    Ma il principale motivo della nostra risposta al suo post nasce dalla sua affermazione circa la condivisione del progetto.
    Nel merito, riteniamo che i Professori della Verdi ed in generale coloro che vi lavorano quotidianamente, abbiano in tutti questi anni dimostrato nei fatti, con tutta la passione che lei stesso ci riconosce nei suoi frequenti post, il senso di appartenenza a questa Istituzione, anche e soprattutto nei ben noti momenti di difficoltà.
    Dopo tanti anni su quelle sedie, trascorsi con impegno, professionalità, senso di responsabiità verso noi stessi, il nostro pubblico e coloro che ci sostengono, oltre che per la Musica, ci lasci affermare , non senza un pizzico di presunzione, che i Professori d'Orchestra si sentono già "soci" della Verdi.
    Al di là di ogni sua considerazione di carattere economico ( anche il "poco", ci creda, a volte può rappresentare un problema") crediamo che nessuno debba mettere in dubbio la nostra appartenenza alla Verdi, all'interno della quale ci sentiamo, anzi, parte importante e centrale.
    Voglia gradire i nostri sinceri auguri di un Felice 2013 in compagnia dei nostri concerti.

    Raffaella Ciapponi, Fausto Ghiazza
    Primi Clarinetti Orchestra Verdi

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  2. Ricordo molto bene i momenti di difficoltà con l'acutissima crisi del 2007. Molti soci allora se ne andarono. Gli orchestrali rimasero, non tutti perché alcuni andarono via. Io personalmente ebbi molti timori per la tenuta dell'orchestra dal momento che se ne era andato anche il maestro Chailly. E invece... invece grazie a tutti siamo e siete ancora lì e questo è la cosa importante. Per me sarebbe non immaginabile la vita musicale milanese senza la Verdi.
    So benissimo che i problemi non sono finiti e ogni assemblea dei soci è una pena quando si arriva alle relazioni sui soldi che non arrivano, ecc. ecc.
    Non metto assolutamente in dubbio la vostra partecipazione alla vita della Fondazione che ha comportato e forse comporta ancora una certa dose di pazienza e di sacrifici da parte vostra. Non so, non sono assolutamente al corrente su pagamenti, rimbororsi, ecc. Il mio era solo un auspicio per fare più massa critica (visto che siamo sempre invitati a presentare nuovi soci perché è importante averne tanti), non un'accusa di non partecipazione e condivisione del progetto. E' probabile che mi sia spiegato male o che nella scrittura abbia saltato almeno un passaggio. Chiedo venia di ciò.
    Peraltro, personalmente, non sono un milionario in euro e pagare la quota sociale a cui si sommano gli abbonamenti (tutti), biglietti singoli, ecc. è un non piccolissimo sacrificio che continuo a fare anche in questi momenti non facili.
    In ogni caso tantissimi auguri ai nostri gloriosi primi clarinetti e a tutta l'orchestra di un 2013 ricco di musica, di successi, di soddisfazioni e anche di una stabile situazione economica.
    Cordialmente
    Guglielmo Tagliapietra

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