venerdì 15 marzo 2013

Midori suona Brahms

Programma tutto brahmsiano e tutto in re maggiore questa settimana per l'orchestra Verdi diretta da John Axelrod con il concerto per violino e la seconda sinfonia.
Il concerto era affidato al violino di Midori, gran violinista che lo ha interpretato in modo molto intimo, come un colloquio tra sé e e il violino, tra il violino e l'orchestra. Midori non ha un grandissimo suono ma fa suonare il violino in modo molto particolare, con grande dolcezza e pulizia. Il culmine dell'esecuzione è stato raggiunto con la cadenza del primo movimento, raramente ascoltata con quell'intensità. Molto bello tutto il primo movimento, tra smarrimenti e trasalimenti e il secondo movimento, con il bellissimo dialogo con l'oboe. Il grande violinista Sarasate trovava disdicevole per lui suonare un concerto dove se ne doveva stare con il violino in mano ad ascoltare l'oboe che suonava l'unica melodia del concerto. Naturalmente aveva torto perché l'oboe in realtà introduce la vera melodia, che è quella del violino, che la porta ad altezze inimmaginabili. Finale energico. In generale i tempi erano un po' estenuati proprio per la visione crepuscolare e malinconica che Midori ha voluto dare alla sua interpretazione, visione però che ha colto pienamente la poetica brahmsiana, grazie anche ad un grande accordo con il direttore che ha diretto con grande sensibilità seguito molto bene dall'orchestra. Grande successo ed impeccabile bis bachiano con il preludio della terza partita.
A seguire la magnifica seconda sinfonia, opera serena con venature di malinconia ed un finale travolgente. Axelrod l'ha eseguita molto bene, con grande morbidezza, grande attenzione ai particolari ma con una visione d'insieme molto convincente, facendo anche il ritornello del primo movimento, cosa piuttosto rara. L'orchestra ha suonato molto bene in tutti i reparti.
Grande successo per tutti davanti ad un pubblico numeroso.

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