mercoledì 20 giugno 2012

Two stops sonatas - Crocetta-Missori andata e ritorno

Fra le proposte musicali più interessanti di questa estate milanese che comincia appena a scaldarsi in modo quasi impercettibile, al di là dei soliti concerti estivi che ti obbligano ad andare in un luogo magari lontano, ci sono le Two stops sonatas Crocetta-Missori andata e ritorno sul tram 24. Questa mattina in piazza Missori su un tram 16, diretto verso porta Romana, è salito un violinista. Già mi rammaricavo per l'occasione mancata che sono arrivati altri due sonatori, un clarinettista ed un suonatore di fisarmonica, che sono saliti sul mio tram, il 24. La sonata che hanno eseguito si componeva di due movimenti. Nel primo, eseguito nel tratto fino alla alla fermata in coincidenza con la fermata della cerchia dei navigli, hanno fatto una rielaborazione del canone di Pachelbel. L'esecuzione è stata molto buona. Il clarinettista non era niente male e il suonatore di fisarmonica concatenava gli accordi con una certa sicurezza, segno che aveva almeno qualche nozione di armonia, cosa questa, a dire il vero, non richiesta ai suonatori che si esibiscono nel genere delle Two stops sonatas. Certo l'esecuzione è stata un po' affrettata ma del resto le regole imposte dal genere sono ferree; al massimo si può sperare che ci sia un po' di traffico per rallentare la corsa del tram. Nella seconda parte, mentre il clarinettista andava in giro a chiedere soldi ai passeggeri, il fisarmonicista si è lanciato in una sobria versione del tango El Choclo. Al termine, come coda favorita dal semaforo rosso alla Crocetta, il clarinettista si è lanciato in un'improvvisazione abbastanza pregevole.
Mi capita spesso di ascoltare queste sonate che si presentano con complessi sempre diversi. Qualche tempo fa, ad esempio, sono saliti a Crocetta un suonatore di violino piuttosto bravo ed uno di chitarra. La chitarra aveva solo tre corde e il suonatore non aveva alcuna idea su come si suonasse la chitarra, probabilmente disorientato dall'assenza di tre corde ed essendo le altre tre stonate. Comunque tutto è andato per il meglio con una prima parte che era una libera rielaborazione del primo tempo della Eine kleine Nachtmusik di Mozart, genialmente accorciato con passaggi armonici piuttosto arditi per adattarlo alla durata di una fermata di tram, e una seconda parte che prevedeva un tango argentino eseguito con armonie piuttosto balcaniche.
Al di là dello scherzo, spesso questi suonatori sono abbastanza bravi e si vede che in patria hanno studiato lo strumento. Se avessero potuto restare nel loro paese magari ora farebbero musica in qualche complesso suonando forse qualcuna di quelle musiche strepitose che si suonano nei loro paesi con i violini che corrono in modo vertiginoso.

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