venerdì 4 marzo 2011
Arabella Steinbacher
Arabella Steinbacher è arrivata in Auditorium eseguendo il concerto di Ciaikovskij, che, nel bene e nel male, di certo è uno dei due o tre concerti di riferimento per violino dell'ottocento. Avevo già ascoltato la Steinbacher tre o quattro anni fa nel concerto di Mendelssohn, con l'orchestra di Strasburgo e già allora mi aveva fatto una grandissima impressione, confermata poi dall'ascolto di una sua incisione discografica dei due concerti per violino si Shostakovich. Anche in Ciaikovskij la Steinbacher, di padre tedesco e madre giapponese, una che ha cominciato a studiare a tre anni ed è sponsorizzata dalla Mutter, si è dimostrata violinista di grandissima bravura e precisione di suono, tanto da strappare un applauso assolutamente convinto non solo da parte del pubblico ma anche da parte di tutta l'orchestra. L'esecuzione è stata tanto più convincente perchè la Zhang si è dimostrata ancora una volta grande interprete di Ciaikovskij, come già aveva fatto in altre occasioni.
Prima del concerto abbiamo avuto il Capriccio spagnolo di Rimski-Korsakov, pagina vagamente kitch con questo spagnolismo un po' alla russa tanto che in alcuni momenti sembra di ascoltare il Borodin delle Danze Polovesiane. Per finire lo Zarathustra di Richard Strauss in una bella esecuzione molto intensa, anche se è, per me, un po' difficile parlare di intensità con un autore come Strauss che mi dà quasi sempre l'impressione di fare sfoggio soprattutto solo di virtuosismo orchestrale, opposto di Mahler, in questo senso, dove il virtuosismo orchestrale viene esibito solo quando serve a fini espressivi ed è quindi sempre molto espressivo.
Grande prestazione dell'orchestra con la sola pecca della prima tromba nei suoi due squilli prima del valzer in Strauss. Non so quanti se ne siano accorti ma la nostra prima tromba ne è rimasto assolutamente sconsolato ed alla fine quasi non si voleva alzare per prendere gli applausi e se ne stava a testa bassa. A dire il vero, anche il primo violino non è stato del tutto impeccabile in un paio di sortite nel Capriccio spagnolo e nello Zarathustra. Può succedere e credo che questa sera, tutto esaurito, tutto andrà per il meglio.
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