mercoledì 17 luglio 2013

Sera

Scende la sera e come mi accade in certe condizioni mi viene una gran malinconia. Forse saranno questi giorni che mi ricordano qualcosa che non ho mai dimenticato, forse sarà che domani si parte per un lungo viaggio e partire è un po' morire. Non vorrei mai partire.
In questi casi invariabilmente mi viene in mente il lied di Strauss Beim Schlafengehen dai suoi ultimi quattro lieder del 1948.
Scelgo l'esecuzione con la Janowitz e Karajan, insuperati e forse insuperabili.
Ieri 16 ricorreva l'anniversario della morte di Karajan, 24 anni, una domenica. Lo voglio ricordare così

1 commento:

  1. Ciao Guglielmo, sai che l'altra sera pensavo anche io a Beim Schlafengehen? L'ho consigliato a un amico, di grande sensibilità, che però non ama questo genere di musica. Credo che sia tra i vertici di ciò che la mente e il cuore dell'uomo possano concepire. Anch'io credo che questa interpretazione sia insuperabile: la Janowitz ha un timbro di una purezza stupefacente e riesce a sostenere in modo perfetto questo tempo che, data l'ampiezza del fraseggio di Strauss, è davvero molto difficile.
    Quando la voce riprende a cantare dopo l'assolo del violino regolarmente non riesco a non commuovermi: immer Sehnsuchtvoll...

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