lunedì 15 luglio 2013

Una scoperta (per me): Steve Reich

La lezione di Carlo Boccadoro alla Scuola di musica del Garda sabato scorso, 13 luglio, che aveva come tema la musica di Steve Reich è stata per me piuttosto rivelatrice, anzi decisamente rivelatrice.
Conoscevo poco di Reich, esponente di spicco del minimalismo in musica, ma con le spiegazioni di Boccadoro non dico che mi si sia chiarito tutto ma mi ha dato molti spunti di conoscenza e di riflessione.
Reich non è certo un compositore che scrive musica comoda o semplice. Come accade con il minimalismo si devono allungare bene le orecchie per sentire le variazioni minime che man mano si introducono e che ti portano da un punto ad un'altro in modo quasi inavvertibile. Se ci si distrae sei perduto, o almeno, io mi ci perdo e devo ricominciare da capo per riprendere il filo del discorso.
Nel corso della lezione si sono ascoltati dei pezzi fantastici come questo Music for 18 Musicians senza dimenticare altri brani come Drumming, Tehilim (con dei momenti di autentica gioia), Different Trains, Triple Quartet, Double sextet (qui diretto dallo stesso Boccadoro alla guida di Sentieri Selvaggi; doppio sestetto per i sei musicisti dal vivo suonano con se stessi registrati in precedenza)

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