mercoledì 15 settembre 2010

Ciclo Mahler in Auditorium

Essendo questo 2010 il 150° anniversario della nascita di Gustav Mahler e il prossimo 2011 il 100° anniversario della morte (100 anni che Mahler è morto, incredibile!) la Verdi, in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti,della Musica e dello Spettacolo dell'Università degli Studi di Milano, ha organizzato un ciclo nel corso del quale si eseguirano quest'anno tutte le sinfonie, tranne l'ottava per problemi logistici ed organizzativi, e il Lied von der Erde mentre nella prossima stagione si eseguiranno i lieder e, spero, anche il Klagende Lied completo in tre parti e l'ottava sinfonia.
Ogni concerto sarà preceduto da una conferenza di presentazione del brano eseguito. Ieri sera, invece, si è tenuta la presentazione generale del ciclo con gli interventi dei professori Cesare Fertonati e Quirino Principe.
E' stata una serata interessante dove si è tratteggiata in modo necessariamente veloce la figura e l'opera di Mahler, mettendo in evidenza alcune caratteristi della sua musica: la dimensione orizzontale del racconto, la dimensione verticale del contrappunto e dell'architettura che soprattutto della V sinfonia in avanti assume una importanza considerevole, l'importanza determinante del mondo dei lieder generalmente più trascurati delle sinfonie e meno eseguiti, forse a causa della lingua e di un genere, il lied, non propriamente popolare anche tra frequentatori abituali di sale da concerto, le reminiscenze di musiche di altri autori come Schubert o Verdi (Aida, Otello, ecc.), e così via.
Ci sarà modo certamente, nelle conferenze specifiche dedicate ad ogni sinfonia, di approfondire nello specifico gli aspetti più peculiari e tipici di Mahler.
Sarà, spero, molto interessante seguire questa iniziativa importante e molto impegnativa per chi suona e chi ascolta.
Pubblico foltissimo, segno questo che la musica di Mahler, per qualche ragione misteriosa, interessa molto e che colpisce l'ascoltatore anche meno acculturato perchè non si può non sentire che in quella musica c'è qualcosa di particolare che ci parla in modo così umano.

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