venerdì 10 maggio 2013

La nuova stagione del ventennale della Verdi

Stamattina a Palazzo Marino, nella sala dell'Alessi stracolma, è stata presentata la stagione del ventennale della Verdi. Essere arrivati a questo traguardo è stata dura se si pensa che solo sei anni fa, in una drammatica assemblea dei soci, si dovette decidere se fare o non fare la stagione successiva a causa dei debiti accumulati, non per cattiva gestione (anzi!) ma per l'assenza totale delle sovvenzioni pubbliche promesse.
Ora siamo arrivati a questa stagione che si aprirà a Londra con un concerto ai BBC Proms il 5 settembre, alla Scala il 15 e che proseguirà con 38 concerti, 18 nelle tre repliche del giovedì, venerdì e domenica e 20 in due repliche, il venerdì e la domenica. A questi concerti si aggiungeranno quelli del crescendo in musica, quelli della barocca (8) e quelli della domenica mattina (10) incentrati sulla proposta molto interessante di autori del novecento storico italiano.
Avremo l'esecuzione dell'ottava sinfonia di Mahler diretta dal maestro Chailly, non in Auditorium per questioni evidenti di spazio, avremo il ritorno del maestro Jurowski con l'esecuzione della sesta di Mahler e, cosa per me graditissima, la riesecuzione del War Requiem di Britten, dopo l'esecuzione di un paio di anni fa in Scala: un brano di immensa bellezza. Personalmente sono felice anche per lo spazio sempre maggiore che viene dato a Jader Bignamini che si sta affermando sempre di più anche a livello internazionale.
Inoltre il maestro Gaetano d'Espinosa sarà direttore principale ospite, cosa questa molto bella in considerazione della sua bravura e della sua giovane età, e il maestro Fabio Vacchi che sarà Compositore Residente e che presenterà un suo nuovo lavoro.
Mi auguro che i risultati artistici siano grandi e che l'orchestra, giunta ai venti anni di vita, possa affermarsi sempre di più in campo nazionale ed internazionale con soddisfazione di tutti e possa costantemente consolidare la propria identità e raggiungere grandi risultati artistici senza dimenticare tutti gli altri complessi, il coro, il coro di voci bianche e le orchestra junior che sono parti integranti del grande progetto artistico e culturale che la Fondazione porta avanti fin dalla sua costituzione.
Non mi dilungo oltre ma segnalo un articolo di un'amica che riassume molto bene i contenuti della prossima stagione.

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