Oggi è stata presentata la stagione "principale" de laVerdi di 38 concerti. Seguiranno le altre rassegne in altre presentazioni.
Innanzitutto c'è da dire della nomina di John Axerod a direttore principale; un'ottima scelta per un direttore che ha stabilito con l'orchestra un legame straordinario.
Per quanto riguarda le musiche avremo un'integrale di Ciajkovskij con la Zhang, che resta il direttore musicale, che dirigerà anche i concerti e le variazioni rococò con il violoncello. La cosa interessante è che i solisti saranno i vincitori del premio Ciajkovskij 2011. Avremo così modo di ascoltare giovanissimi artisti all'inizio della carriera.
Poi avremo Mahler con i cicli liederistici, in attesa della VIII sinfonia che ancora manca.
Inizierà un ciclo triennale dedicato alla musica sinfonica di Dvorak affidato ad Aldo Ceccato. Speriamo bene! Tra questi concerti dedicati a Dvorak ce n'è uno che corrisponde quasi esattamente ad un concerto a cui pensavo l'altro giorno, ovvero, nella prima parte, la serenata per archi op. 22 e la serenata per strumenti a fiato op. 44, a seguire una sinfonia; io pensavo all'ottava che è la sinfonia che preferisco, invece ci sarà la nona "Dal nuovo mondo", ovvero l'America. Me ne farò una ragione. Comunque va bene presentare Dvorak che è un autore famoso per poche composizioni, un paio di sinfonie, il concerto per violoncello e poco altro. Sarà un'occasione per apprezzare anche le altre sinfonie, fino alla giovanile prima, il concerto per pianoforte e quello per violino e i poemi sinfonici, in attesa che prima o poi si proponga anche lo splendido Stabat Mater o il Requiem.
La stagione inizierà con il consueto concerto alla Scala, domenica 11 settembre, dove, per ricordare quell'avvenimento tanto tragico di 10 anni or sono, verrà eseguito il bellissimo War requiem di Britten.
Il maestro Rilling dirigerà l'Elia di Mendellsohn, mentre il maestro Marshall dirigerà musiche di Holst, Bernstein e Marsalis.
Il maestro Axelrod dirigerà il requiem di Mozart e musiche di Debussy, Szymanowsky, Ciajkovskij, Bartok e di Giorgio Battistelli.
Giuseppe Grazioli, oltre a dirigere un nuovo ciclo domenicale che verrà annunciato, dirigerà un concerto dedicato al jazz nell'esperienza musicale del '900, da Jurt Weill, a Shostakovitch, Bernstein e Duke Ellington.
Jader Bignamini dirigerà un bellissimo concerto quando in aprile dirigerà i quadri da una esposizione di Musorgskij che saranno preceduti, nella prima parte, dall'esecuzione degli stessi nell'originale pianistico eseguito da Mikhail Rudy con la proiezione in sincrono del film d'animazione dalla versione teatrale di Kandinsky.
Claus Peter Flor, che è già tornato quest'anno con la II di Mahler, inizierà il ciclo delle sinfonie di Bruckner cominciando con la magnifica quinta sinfonia, mai ascoltata dal vivo, e la nona. Spero che le esecuzioni siano molto zen, alla Celibidache, per intenderci e spero anche che prima o poi si eseguano anche le tre messe, il requiem, e il Te Deum lasciando le altre pagine corali ad occasioni di ascolto più raccolto.
Ci sarà spazio anche per proposte di musiche contemporanee, con musiche di Silvia Colasanti, un concerto per violoncello e orchestra eseguito da David Geringas, e di Flavio Testi, Sacrae Symphoniae.
Nel mese di dicembre la Verdi Barocca assurgerà agli onori della stagione principale con l'esecuzione di due capolavori di Haendel, il Rinaldo, nel 300° anniversario della prima esecuzione, e il Messiah; ciò sarà possibile perchè l'orchestra e il coro voleranno in Oman per una esecuzione della Carmen di Bizet nel locale teatro a Mascate. Spero che il nostro attuale presidente del consiglio non dica niente sull'Oman in questi mesi o che non salti fuori qualche nipote del sultano, perchè, con la sfiga che porta, temo che scoppi una rivoluzione anche da quelle parti.
Fra i solisti di fama avremo Lars Vogt nel V di Beethoven, Boris Petrushansky in Shostakovich, Benedetto Lupo nel concerto per pianoforte di Dvorak, Radovan Vlatkovich nei concerti per corno di Mozart, Gianluca Cascioli ne primo di Beethoven, la nostra Elena Piva nei concerti per arpa di Haydn e di Boieldieu, Roberto Cominato nel IV di Beethoven, David Garrett nel concerto per violino di Brahms, Emanuele Arciuli in Bernstein, Simone Pedroni, con il nostro primo violino e primo violoncello nel triplo beethoveniano.
La stagione si concluderà con l'esecuzione dell'Andrea Chenier di Giordano. Personalmente è un'opera che detesto. Qualche tempo fa parlando con il direttore generale Luigi Corbani, si parlava della possibilità di fare qualche opera e lui mi aveva dettto che effettivamente questa era l'intenzione. E' arrivato l'Andrea Chenier che sarà molto amato dal pubblico milanese ma personalmente avrei preferito una Turandot, magari con il finale di Luciano Berio, o l'Elektra di Strauss, o il Wozzeck di Berg o l'Otello di Verdi, o perchè no, un bel Rigoletto nebbioso o un Trovatore fuoco e fiamme. Considerando che il 2013 sarà l'anno del bicentenario verdiano e wagneriano, spero che arrivi qualcosa di interessante in futuro.
E' stato inoltre confermata la collaborazione con l'università Yale.
Questa, per sommissimi capi, la stagione che è molto intensa. Certo la lista dei miei desiderata sarebbe piuttosto lunga, ma prima o poi riuscirò a sentire dal vivo per la prima volta o dopo molti anni Romeo e Giulietta e la dannazione di Faust di Berlioz, le scene dal Faust di Schumann, la cantata per la morte di Giuseppe II e il Fidelio di Beethoven, le messe e Rosamunda di Schubert, le sinfonie di Berwald, le sinfonie di Sibelius e un'ampia scelta di poemi sinfonici e alcune musiche corali dello stesso, le sinfonie e Le Roi David di Honegger, le nozze, Oedipus Rex, la sinfonia dei salmi, la sinfonia in do, la sinfonia in tre movimenti, la cantata del 1952 di Stravinsky, i Gurrelieder, Erwartung, il concerto per pianoforte di Schoenberg, la messa glagolittica di Janacek, le sinfonie di Ives, Sinfonia di Berio, musiche di Schnittke e di Busoni.
Comunque la prossima stagione sarà quella del ventennale e in quell'occasione tornerano sul podio molti direttori che hanno diretto la Verdi in passato. Non sono stati fatti nomi e se anche sapessi qualcosa non lo direi di certo. L'unico nome che è stato fatto è quello di Riccardo Chailly che tornerà a dirigere la Verdi. Sarebbe il minimo, dopo il detestabile comportamente che ha tenuto con l'orchestra qualche anno fa quando l'ha piantata in asso da un giorno per l'altro.
Pare anche, e questo sarebbe bellissimo, che verranno prossimamente pubblicati i DVD con le sinfonie di Ciajkovskij dirette da Vladimir (Volodia) Delman, il fondatore dell'orchestra, con l'allora giovanissima orchestra. Sarebbe un'occasione straordinaria per ricordare questo grande maestro assolutamente insuperabile in Ciajkovskij.
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