La prossima settimana ci sarà Ravel con il suo concerto in Sol suonato da Roberto Cominati. Quando penso al concerto di Ravel (a sinistra nella foto con Stravinskij) immediatamente faccio un collegamento con Arturo Benedetti Michelangeli e con Martha Argerich e la sua interpretazione con Claudio Abbado.
Soprattutto mi viene in mente il secondo movimento, così disteso e indescrivibile che per me ha sempre avuto una valenza apotropaica nei confronti dell'ansia. E' una musica lieve, scritta una nota dopo l'altra con la matita e la gomma dove devi sempre cercare di stare in mezzo, nè troppo avanti ne troppo indietro. Stratosferica l'interpretazione di Benedetti Michelangeli con Celibidache, una meditazione trascendentale.
Però, parlando di Ravel e di dita sulla tastiera penso anche allo Scarlatti di Benedetti Michelangeli, che non è certo filologico, ma di una musicalità e perfezione straordinarie, e anche a Marta Argerich che suona Scarlatti come pezzo da bis. Non ho avuto la possibilità di ascoltare e vedere Benedetti Michelangeli dal vivo; Martha Argerich sì ed è impressionante perchè sembra entrare nel pianoforte tanto è naturale il suo modo di suonare.
Ma tornando a Ravel penso anche a Couperin, ad esempio con Les Bergeries dal VI Ordre de clavecin, un delizioso Rondeau, o con Les Fastes de la grande et ancienne Menestrandise, dall'XI Ordre, in 5 atti:
1. Les Notables et Jurés Menestrandise
2. Les Viéleux et les Gueux
3. Les Jongleurs, Sauteurs et Saltimbanques, avec les Ours et les Singes
4. Les Invalides, ou gens estropiés au service de la Grande Menestrandise
5. Désordre de Déroute de toute la troupe, causés par les Yvrognes, le Singes et les Ours
per tornare a Ravel, e al suo Tombeau de Couperin, che per me è la più bella musica pianistica del primo novecento, dove nel Menuet, nella versione orchestrale (l'orchestra è quella della Università Statale di Milano diretta da Alessandro Crudele che suonano in una sala che frequento abbastanza spesso), l'oboe ricama la melodia con una purezza, una serenità e forse un po' di nostalgia assolutamente irresistibili.
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