La Verdi è di nuovo in crisi finanziaria. Niente di nuovo, infatti da anni non riceve regolarmente le sovvenzioni pubbliche che le erano state riconosciute come lecite.
E' del tutto evidente che nessuna istituzione culturale/musicale può restare in piedi da sola; anche la Scala, che pure è piuttosto virtuosa nella propria gestione, ha lanciato l'allarme sul proprio futuro.
Nel caso de la Verdi la questione è annosa e ha portato all'accumulo di un debito considerevole, non dovuto a cattiva gestione, ma al solo fatto che non sono praticamente mai arrivati i soldi dovuti e promessi e in tutti questi anni è rimasta in piedi soprattutto per la dedizione, la vicinanza e i contributi economici di soci, amici, abbonati ed in generale del pubblico, tanto che per la la Verdi, giusto per fornire un dato, il rapporto tra contributi pubblici (1.090.000 nel 2009) e ricavi propri è del 15%, mentre per la Scala (48.330.169 nel 2008) è del 45%, per i Pomeriggi Musicali (2.270.000 nel 2009) è del 68%, per l'Orchestra sinfonica di San Remo (3.181.557 nel 2008) è del 89% e per l'Orchestra Sinfonica Siciliana (13.979.231 nel 2008) è del 98% (i dati derivano dal bilancio 2009 de La Verdi).
Si deve inoltre precisare che questo stato di cose si è verificato indifferentemente con governi di centrodestra e di centrosinistra, in questo accomunati dalla medesima solerzia ed efficienza.
Ieri sera al regionale del TG3 è stato mandato un servizio su questo argomento con una breve intervista al direttore generale Luigi Corbani e un intervento del primo violino Luca Santaniello, il quale ha detto che in questa situazione non hanno altra scelta che continuare a suonare.
Cosa potrebbero fare, se non suonare?
Spero solo che possano farlo ancora per molto tempo.
Intanto in questi ultimi giorni abbiamo avuto:
- uno splendido Porgy and Bess che ha avuto un successo di pubblico strepitoso
- un Vespro della Beata Vergine di Monteverdi eseguito splendidamente da la VerdiBarocca
- un bel concerto dedicato a Schumann diretto da sir Neville Marriner che ha dato una esecuzione molto appassionata della seconda sinfonia
- il terzo concerto dedicato a Nino Rota con l'esecuzione del magnifico concerto per arpa del 1951, che ha visto come solista la nostra prima arpa, Elena Piva, bravissima
- ora arriva John Axelrod che dirigerà la III di Schumann e la V di Ciajkovskij
- il 15 dicembre la VerdiBarocca esegue un concerto nel Duomo di Monza
- il 22 dicembre la VerdiBarocca esegue in Auditorium il Messiah di Haendel mentre il 6 gennaio eseguirà l'oratorio di Natale di Bach
- attorno a capodanno ci sarà la IX di Beethoven
- sempre il 6 dicembre, avremo il Das Lied von der Erde di Mahler con conferenza di Quirino Principe.
Scusate se è poco, ma credo che questi siano argomenti di nessuna importanza presso certi ambienti politici, per cui non mi aspetto nulla.
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