martedì 12 ottobre 2010

Leonard Bernstein


Fra due giorni saranno vent'anni che Leonard Bernstein non è più tra noi. Mi sembra quasi impossibile che siano così tanti anni perchè per me il ricordo di Bernstein è vivo come non mai.
Vidi e ascoltai per la prima volta Bernstein dirigere in un concerto scaligero nel 1972, penso, quando passò con la Filarmonica di Vienna per dirigere la IX di Mahler. Platea e palchi semivuoti (begli anni quelli per Mahler!). Noi in Galleria, gremita, l'abbiamo applaudito fino a farci male. Ricordo ancora quando girò l'ultima pagina della partitura, sull'Adagissimo. Quell'ultima pagina durò sei minuti fino all'estinzione totale della musica nel silenzio. Assolutamente indimenticabile. Poi lo rividi nel 1978 quando venne sempre con i complessi viennesi per dirigere il Fedelio di Beethoven, eravamo nella coda dell'anno beethoveniano. Fece 5 rappresentazioni e naturalmente andai a vederle tutte. Da qualche anno è uscito anche il video di quella produzione viennese, assolutamente raccomandabile sotto tutti i punti di vista. Tra quelle cinque rappresentazioni fece anche un concerto con la II e la III sinfonia di Beethoven. Invano ho cercato nell'edizione discografica quel senso di desolazione che veniva fuori dalla Marcia funebre. Le ultime 20 battute, dal vivo, sono state qualcosa di difficilmente descrivibile. Poi lo vidi ancora quando tornò per dirigere Stravinskij nel 1982.
Era di una bravura mostruosa e chi ha potuto assistere alle sue prove ha avuto la possibilità di fare un'esperienza indimenticabile.
Naturalmente era piuttosto esigente ad anche feroce (vedi come tratta Carreras nel video fatto per la registrazione di West Side Story) ma non era perfido; se si arrabbiava lo faceva sempre per le ragioni dell'arte, altrimenti era un uomo dalla grandezza d'animo più totale.
Era anche un compositore, come Klemperer, Furtwaengler e naturalmente Mahler, sbeffeggiato dai più.
A me la musica di Bernstein è sempre piaciuta con quel misto di stili di cui è fatta. Sopra ogni cosa, personalmente, metto Candide (qui l'ouverture o "I am easily assimilated" dal bellissimo video dell'opera completa) naturalmente West Side Story (qui America e Tonight), e Mass, pur nella sua discontinuità, e poi "Trouble in Tahiti", "On the town", i "Chichester Psalms", il Divertimento, ecc.
La sua musica ha avuto la fortuna di avere lui medesimo come grandissimo interprete, cosa rara, e nei fatti lui è stato il più grande interprete di se stesso.
Naturalmente era un grande interprete e grandissimo musicista. Perciò non rinuncerei tanto facilmente al suo Haydn, al suo Schumann, la qual cosa non è strana se si pensa quanto fosse grande in Mahler per il quale Schumann era un compositore molto importante tanto che mise mano anche all'orchestrazione delle sue sinfonie, alla sua Carmen di Bizet!, al suo Falstaff di Verdi!, al suo Ciaikovsij, al suo Bartok, a Copland, Ives, Nielsen, e naturalmente Mahler.
Ci sono però un paio di esecuzioni che mi sono particolarmente care e alle quali tengo veramente molto. La prima è la IX sinfonia di Bruckner, registrata per la DG nell'ultimo anno di vita, della quale esiste anche il video (qui una presentazione); personalmente non riesco neanche a guardarlo. L'altra è la prima sinfonia di Sibelius, incisa nel febbraio del 1990 sempre per la DG, dove nel secondo movimento Bernstein esegue le pause tra le frasi in modo incomparabile (vedi il video dal minuto 3.20).

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