martedì 26 novembre 2013

Jasha Horenstein e Mahler

Jascha Horenstein nel 1961 dirige la V sinfonia di Mahler con i Berliner Philharmoniker che ai tempi non era certo un'orchestra mahleriana. Avevano suonato qualcosa di Mahler con Furtwaengler negli anni 20 e 30, comunque prima dell'avvento del nazismo. Con Karajan, in quei tempi, credo nulla.
Ebbi la possibilità e la fortuna di ascoltare Horenstein in un concerto alla Scala nel 1970 o 1971. Fece un programma con la sola VII sinfonia di Mahler.
Nel 1969 Sir John Barbirolli aveva diretto la V facendola precedere dal V concerto per violino di Mozart (credo che il violinista fosse Szeryng). Il pubblico era venuto soprattutto per Mozart. Nell'intervallo metà del pubblico della platea e dei palchi se ne andò e poi continuò ad andarsene tra un movimento e l'altro della sinfonia di Mahler così che alla fine ad applaudire c'eravamo praticamente noi della galleria.
La scelta di Horenstein fu più radicale e il pubblico reagì di conseguenza lasciando praticamente vuoti platea e palchi. Se non c'eravamo noi in galleria il povero Horenstein, che era a fine carriera e soffriva di cuore tanto che tra il secondo e il terzo movimento si sedette un paio di minuti su una sedia, con la sua zazzera bianca stava fresco.
Non so quanto sia ricordato oggi questo grandissimo direttore d'orchestra. Personalmente lo trovo modernissimo con quel suo stile asciutto, severo, senza sentimentalismi.

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