mercoledì 9 ottobre 2013

La musica, un mistero

Da un blog leggo la seguente citazione.
Alban Berg, il quale durante la composizione dei suoi Tre pezzi per orchestra, op, 6 (1914) scrisse all’amico Anton Webern: "Ma che cosa significa tutto questo gran comporre, quando il giorno dopo si ascolta la Sesta sinfonia (non c’è bisogno che io dica di chi e, vi è al mondo infatti solo una Sesta, nonostante la Pastorale)? Ti dico - o forse non c’è in realtà bisogno neppure che te lo dica - che non si finisce mai di sviscerare completamente questa composizione, non la si comprende mai del tutto [...]".
In effetti è proprio così. Da decenni ascolto musiche che non riesco a capire del tutto, c'è sempre qualcosa che si sposta in là. Perché mi piace o non mi piace? Qualcosa riesco a capirlo ma non del tutto.

Si dirà che tutto ciò è bellissimo perché non si finisce mai di capire però, per me, che avrei fatto volentieri il mestiere dell'investigatore, e lo avrei fatto anche molto bene, tutto ciò è anche frustrante. Certo volte penso che sia inutile.