Otto anni fa moriva Carlos Kleiber, il dionisiaco, l'ultimo degli immortali.
Dichiaro senza ombra di dubbio il mio più assoluto amore per Carlos Kleiber.
Molti sono i musicisti che amo ma per Carlos Kleiber nutro un sentimento molto più profondo che deriva proprio dalla sua arte.
Figlio di Erich, altro grande direttore d'orchestra, soffrì il complesso del padre. Esiste un interessante CD con l'esecuzione della seconda sinfonia di Borodin fatta dal padre e dal figlio; obiettivamente il figlio supera il padre di parecchio.
Uomo assolutamente schivo dirigeva pochissimo tornando sempre sulle stesse composizioni; Karajan diceva che dirigeva quando aveva il frigo vuoto.
Da sondaggi fatti tra musicisti risulta essere stato il più grande direttore d'orchestra della seconda metà del novecento.
Io ho avuto la possibilità e, posso dirlo, la fortuna, di poterlo ascoltare alla Scala negli anni '70 con il Rosenkavalier, Otello e il Tristano. Dire memorabile non è nulla, roba da portarti in uno stato di trance.
Diresse due concerti di capodanno, 1989 e 1992 che, con quello di Karajan del 1987, sono i migliori di sempre.
Tutte le sue incisioni discografiche sono altamente raccomandabili.
In particolare assolutamente imperdibile è la sua IV dinfonia di Brahms con i filarmonici di Vienna; tutto suona così bello, così naturale, cosi semplice, tutto ad un livello stratosferico (questo è il CD che fu trovato nel suo lettore CD a casa sua dopo la morte).
Vorrei però ricordarlo con l'Allegretto della settima sinfonia di Beethoven, altro suo grandissimo cavallo di battaglia. La musica sembra uscire dal suo corpo e si capisce la differenza tra un direttore d'orchestra vero ed un battisolfa che si agita invano per ottenere modesti risultati musicali.
venerdì 13 luglio 2012
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Nessun commento, davvero. Ti invidio profondamente per averlo sentito dal vivo. Carlos, der Einzige
RispondiEliminaE pensare che nell'Otello fu contestato da un tizio che evidentemente sapeva come si dirige Verdi, mentre Kleiber non lo sapeva, evidentemente. La stessa cosa accadde nel 1974, 5o° della morte di Puccini. Zubin Mehta dirigeva la Turandot, senza il finale di Alfano (quello di Berio non esisteva ancora). All'inizio del secondo atto un tizio gridò: "Puccini non è Strauss!". Soppresso sul luogo, lo spettacolo è proseguito senza ulteriori interruzioni.
RispondiEliminaMmmmhh, mi pare di ricordare che il tizio dell'Otello fosse un fan di quel cantante che si era autosospeso dopo che Kleiber l'aveva quasi fisicamente aggredito per motivi che entrambi si porteranno nella tomba (Kleiber sicuramente, molto probabilmente anche l'altro). Che personaggio, Carlos...
RispondiEliminaCarlos Kleiber immenso e basta. Da quando l'ho scoperto, concerto di Capodanno 1992 davanti alla tv, non esiste nessun altro. Invidio chi ha avuto la fortuna di assistere ai suoi concerti. Il prossimo anno, 2014, saranno 10 anni dalla sua scomparsa, in Italia non sono previsti eventi per ricordare questo Gigante a cui l'umanità tutta deve essere grata per quanto ha saputo musicalmente donare! rosy
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