Ieri sera al teatro Strehler, nell'ambito del festival internazionale di musica antica Milano Arte Musica, è andato in scena, in prima esecuzione assoluta, Il Rimedio della Fortuna da Le Remède de Fortune che Guillaume de Machaut scrisse nel 1342, una storia allegorica tra amore, destino, fato, fortuna e speranza rivisitata con le parole di Alex Cremonesi e la musica di Filippo del Corno.
Si è trattato di uno splendido spettacolo per diversi motivi.

Cantavano il tenore Mirko Guadagnini e la soprano Chiharu Kubo, entrambi splendidi.
La voce recitante che dipanava la vicenda era quella dell'affascinante Fanny Ardant, fascinosissima con quel suo italiano lievemente francesizzato.
La parte musicale era affidata all'ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro per i quali ogni complimento è d'obbligo e quasi superfluo considerando la qualità musicale di tutti loro.
Un grande spettacolo molto ben curato e realizzato salutato da un grande successo.
Come quasi sempre accede in questi concerti estivi ho incontrato il mio vecchio amico Livio, amico di tanti concerti e serate scaligere lungo un periodo di quasi 20 anni. Ora ci vediamo poco perchè non è abbonato all'Auditorium però, anche se ci vediamo poco, è sempre molto piacevole ritrovarci, mi pare che il tempo non sia passato, misuro la fermezza di una vecchia amicizia e di un antico sodalizio.
Stasera, in San Simpliciano, la chiesa dove fu cresimato Carlo Emilio Gadda, tornerà ancora Guillaume de Machaut con la sua messa di Notre Dame, capolavoro assoluto della musica gotica e prima messa polifonica completa pervenutaci come opera di un solo autore nell'esecuzione dello splendido Hilliard Ensemble.
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