
Tra questi brani è stata eseguita la deliziosa sonata Op. 12 N. 2 in La maggiore di Beethoven, la seconda sonata di Bach BWV 1003 e lo scherzo della sonata FAE di Brahms, un progetto di sonata a cui il giovane Brahms (ieri, 7 maggio, era il suo compleanno), aveva 20 anni, concorse genialmente componendo lo scherzo, mentre Albert Dietrich e Schumann composero gli altri due.
A ben vedere anche questi brani, nella loro interezza o nei singoli movimenti, sono a loro modo dei bis e come tali vengono utilizzati spesso.
Il concerto è stato molto bello. Hilary Hahn è una gran violinista molto bella anche da vedersi, con un bel portamento molto nobile e una grande armonia nei movimenti ma che soprattutto suona con bel suono, precisione, pulizia e passione. A parte i brani contemporanei a lei dedicati, impressionante il primo movimento della sonata di Beethoven per lo spirito e la leggerezza ed Bach; veramente esemplare la differenziazione dei piani sonori nella fuga, i piani, i forte, gli effetti di eco e nell'andante, con quella linea del canto e dell'accompagnamento resi in modo così perfetto. Non a caso alla fine del pezzo di Bach, che personalmente continuo a ritenere la massima espressione violinistica, con buona pace di Paganini, la Hahn è stata oggetto di una vera ovazione. Hilary Hahn scrive inoltre molto bene come ho potuto constatare leggendo le note al programma scritte da lei stessa e le note al CD recentemente uscito, che ho acquistato ieri sera, con le quattro sonate per violino e pianoforte di Charles Ives eseguite con la pianista Valentina Lisitsa.
Molto bravo anche il pianista Cory Smythe che è molto impegnato nel campo della musica contemporanea e dell'improvvisazione.
Molto pubblico e grande successo.
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