Mio figlio è di origini colombiana ed è stato adottato. Nei primi sei anni della sua vita lo hanno picchiato, lo hanno fatto lavorare in una cava di pietra e, avendogli parlato poco e male, gli hanno creato un deficit notevole nell'articolazione delle frasi e delle parole. Quando è arrivato in Italia aveva le mani rattrappite. Non riusciva a tenere in mano una matita e non riusciva a fare una linea diritta lunga un centimetro. E' andato a scuola senza problemi anche con i suoi compagni. Ha il suo caratterino ma è un ottimo compagno. Non ha mai avuto problemi con nessuno e noi abbiamo dovuto fare un lavoro enorme per aiutarlo in tutto. Per fortuna ha anche un fratello che l'anno scorso, a 24 anni, si è laureato in ingegneria, ha fatto anche l'esame di stato e ora lavora
Quest'anno, l'ultimo, è finito in una nuova sezione. Dal secondo giorno ha cominciato ad essere preso di mira da una ragazza che subdolamente gli faceva battute offensive del tipo, prendendo le giacche per uscire: "Ma guarda se devo vedere simili facce in questa classe" dandogli anche del "coglione" di tanto in tanto stando sempre attenti di non farsi sentire dai professori.
Noi, forse sbagliando, lo abbiamo sempre pregato di non reagire, di non metterle le mani addosso (fa kick boxing!), ma neanche di toccarla con un dito e di tenere basso il profilo sperando che la cosa finisse.
Invece dieci giorni fa, dopo un'interrogazione che mio figlio aveva sostenuto, quella ragazza dapprima è saltata su gridando che il voto era ingiusto (troppo alto) e la professoressa contestata se ne è stata zitta, e successivamente la ragazza ha cominciato a dare in escandescenze qualificandoci come "Famiglia di merda", "Gente che fa una vita di merda" il tutto davanti alla stessa professoressa che non ha reagito ma si è limitata a dire di smetterla. A questo punto mio figlio, che già portava pazienza da quasi cinque mesi con quella sciocchina, si è girato e ha detto: "Ma cosa dice quella puttanella?" (poteva dire stronza, il concetto era quello). A questo punto lei gli ha gridato che era un "immigrato" e poi ha detto anche altre cose sottovoce che non si sono ben comprese ma il cui contenuto potrebbe essere facilmente intuibile.
A questo punto sono andati entrambi in presidenza accompagnati dalle professoressa. Mio figlio si è scusato per la parola dal sen sfuggita mentre la ragazza ha detto che non gli avrebbe mai chiesto scusa.
Decisione: convocazione di un consiglio straordinario per la sola ragazza.
Nei giorni precedenti il consiglio mio figlio avverte un cambiamento di clima tutto a favore della ragazza perché dopo tutto anche lui l'aveva offesa, come se le due offese fossero paragonabili! A nessun figlio piace sentirsi dire che la sua è una famiglia di merda; nel caso di un figlio adottato, che a quella famiglia deve la sua rinascita, si può facilmente intuire quanto sia devastante un'affermazione del genere.
Martedì si è svolto il consiglio. Esito: due giorni di sospensione alla ragazza ma a questo punto convocazione di un consiglio straordinario anche per mio mio figlio, penso per il puttanella. Mi pare una decisione ben strana e quanto mai tardiva, quanto meno sospetta.
Ora andremo al consiglio e parleremo molto chiaro. Mi verrebbe voglia anche di dire che secondo la mia modesta opinione la responsabilità vera di tutta questa vicenda è la scuola perché se a scuola non è in grado di assolvere alla propria funzione educativa, qual è la sua funzione? Insegnare solo delle materie scolastiche o tirare su cittadini degni di questo nome?
Lo dico a malincuore perché noi non siamo mai stati genitori di quelli che danno ragione ai figli dando addosso ai professori perché abbiamo un rispetto grandissimo per la scuola in quanto tale.
Per questo la delusione è veramente grande.
Comunque il sunto di tutto ciò è che alla fine chi ci ha perso di più è stato mio figlio che non è stato tutelato per niente.
Che schifo!
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