Oggi alle ore 12 ho cancellato il mio account di Facebook.
Negli ultimi giorni c'era stata una piccola discussione sull'esecuzione della sesta di Mahler e sugli arbitri che il direttore si era concesso.
Personalmente c'ero rimasto molto male ma quello che mi ha maggiormente stupito è stato il constatare che diversi orchestrali ne erano stati molto contenti e che reputavano che queste licenze fossero giustificabili pur di realizzare una grande esecuzione di grande profondità, neanche il direttore giapponese fosse stato Klemperer, Bruno Walter, Mitropoulos, Scherchen, Horenstein o Barbirolli, che peraltro non si permisero mai abusi simili.
Potrà sembrare strano ed eccessivo ma ne sono rimasto quasi sconvolto, sicuramente molto colpito. Stupito cioè che dei musicisti fossero contenti di compiere assurdi abusi al testo scritto per inseguire le idee folli di un direttore che in quel momento era sul podio e che affermassero anche che si trattava di una grande interpretazione. Mi sono scoperto un'intransigenza che non mi conoscevo.
Poi ci sono stati dei botta e risposta che mi hanno molto stancato e annoiato. Alla fine, deluso da tutto ciò e poiché non intendevo che la mia bacheca diventasse la palestra per la manifestazione di idee che non condividevo affatto, anzi, osservando che mi dovevo difendere quasi fossi uno che stava dalla parte del torto solo perché invocavo come minimo il rispetto del testo, mi sono proprio stancato e anche per altri motivi mi sono cancellato.
Ora mi prenderò una lunga pausa da Facebook e anche da quell'orchestra.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Egregio signor Tagliapietra , a parte il fatto che qualsiasi cosa venga messa in rete non si cancella mai veramente , in quanto può sempre essere salvata sulla scrivania di un qualsiasi pc e poi rimessa in circolo da chicchessia in qualsivoglia momento , ma per citare il monaco del film " Primavera , estate , autunno , inverno ... " , ignorava che il mondo , in questo caso , di facebook fosse di tal fatta ? Cordiali saluti , Cristina Rolando .
RispondiEliminaGuardi che non lo ignoro per nulla. Semplicemente mi sono tolto perché ho altro da fare e non intendo inseguire discorsi che spesso mi interessano ben poco. Cordiali saluti.
RispondiEliminaE ha fatto benissimo , in quanto facebook rappresenta semplicemente un'amplificazione planetaria delle vuote e astruse chiacchiere da bar . Altro discorso sono i blog come il Suo or similar , oppure twitter , nei quali si possono senz'altro rinvenire contenuti di maggiore spessore . Buon proseguimento , Cristina Rolando .
EliminaP.S. Non c'entra con il social network , ma cosa ne pensa Lei dell'affermazione del critico Enrico Girardi del Corsera riguardo i Wiener che a suo giudizio sarebbero talvolta " sciatti " ?
RispondiEliminaNon saprei. Non ho letto a cosa si riferiva. Personalmente li ho senti dal vivo diretti da Abbado e da Bernstein ed erano straordinari. Anche recentemente ho letto che alla Scala con Chailly hanno suonato divinamente. Però può accadere anche se mi sembra strano perché quelle orchestre hanno comunque delle caratteristiche molto definite. Non sono come l'orchestra della Scala, ante filarmonica, che quando la dirigeva Abbado suonavano come dei fenomeni e la settimana dopo con un altro direttore erano appena sufficienti.
RispondiEliminahttp://archiviostorico.corriere.it/2014/gennaio/20/Chailly_alla_Scala_esalta_forza_co_0_20140120_1a531132-819d-11e3-9084-c04b333c27a9.shtml
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione! Non saprei cosa dire perché non c'ero ma ho letto e mi hanno detto meraviglie di quel concerto, in particolare per gli archi. Sicuramente Enrico Girardi li ha ascoltati un qualche occasione meno fortunata. Il programma, poi, era molto adatto all'orchestra con Bruckner che eseguono da sempre e Sibelius. Ricordo, in particolare, le esecuzioni delle sinfonie di Sibelius con Bernstein. La prima sinfonia è veramente impressionante.
RispondiElimina