venerdì 25 febbraio 2011

Conga!

In questi giorni, incastonata tra una IX sinfonia di Mahler della settimana scorsa ben diretta da Axelrod e un Ciaikovskij e un Also sprach Zarathustra della prossima diretti dalla Zhang, abbiamo un'evento un po' diverso dal solito, ovvero l'esecuzione di Wonderful town di Bernstein (prima esecuzione il 9 gennaio 1953 a New Haven Connecticut) con i cantanti della Yale Opera.
Melville, all'inizio del suo Moby Dick dice:

Ogni volta che vedo crescere un’aria arcigna attorno alla bocca, ogni volta che nella mia anima c’è un novembre umido e piovoso, ogni volta che mi trovo a fermarmi involontariamente davanti alle agenzie di pompe funebri e ad accodarmi ad ogni funerale che incontro, e specialmente ogni volta che le mie malinconie prendono il sopravvento su di me da richiedere un forte impegno morale per impedirmi di scendere intenzionalmente in strada e far saltare via metodicamente i cappelli alla gente, allora reputo che sia arrivato il momento giusto di andare per mare il più presto possibile.

Ecco, andare a questo spettacolo riconcilia con la vita. Divertimento assicurato, verve, energia, bravura e talento a iosa, bella musica di un Bernstein ispirato.
Cantanti meravigliosi, ma già questo lo si sapeva dagli anni passati quando d'estate veniva la Yale per esecuzioni memorabili come Trouble in Tahiti o Candide di Bernstein, Moskva Cheremushki di Shostakovich, Kiss me Kate di Cole Porter, ecc.
Bravissimi tutti, specialmente le due sorelle Sherwood, e soprattutto Ruth, interpretata da Jennifer Feinstein che ha modo di spiccare clamorosamente in brani come Conga! o Swing! dova dà una dimostrazione di una bravura quasi mostruosa nel tenere la scena.
Bravissimo il direttore Giuseppe Grazioli, lo stesso che ci delizia con bellissimi concerti dedicati a Nino Rota e bravissima l'orchestra tutta, ed in particolare il primo clarinetto Fausto Ghiazza che in un brano si lancia in un clamoroso assolo salutato da una giusta ovazione.
Bis con ripetizione di Conga! con tutti gli archi che nei momenti in cui non suonavano si alzavano a ballare mentre i cantanti si facevano un giro in platea.
Grandissimo concerto e grande successo.

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